Dello (Brescia), 14 agosto 2018 – Addestravano i cani in vista della prossima stagione di caccia, con tanto di collari elettrici al collo, attivati e pronti a scaricare scosse elettriche sugli animali. Due persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali dalle Guardie ecologiche volontarie, che fanno capo alla Polizia Provinciale di Brescia. Il primo addestratore è stato individuato nelle campagne di Dello attorno alle 6,40 di domenica mattina, durante un’uscita di monitoraggio e controllo del territorio. L’uomo, in compagnia di un’altra persona che è però estranea ai fatti, aveva cinque cani, tutte razze da seguita, e altrettanti collari. Il secondo, pizzicato pochi chilometri più in là, nelle campagne di Quinzano d’Oglio attorno alle 8,30, stava addestrando 6 cani con 4 collari elettrici. I dispositivi erano al collo degli animali e risultavano accesi: sarebbe bastato premere il telecomando per inviare scosse di varia intensità e durata al cane tramite sonde in metallo che premono sulla cute. Mediante il collare elettrico il cane dovrebbe apprendere cosa fare e cosa non fare, poiché ad ogni comportamento sbagliato gli viene inflitta una piccola scossa: il cane, pertanto, abbinerà l’errore al dolore e non ripeterà più la condotta scorretta.
I cacciatori si sono giustificati dicendo che chi glieli aveva venduti aveva assicurato loro che l’utilizzo fosse legale. Intanto è scattata la sanzione amministrativa di 50 euro, perché i due uomini stavano addestrando i cani in barba al divieto previsto dalla legge regionale: il calendario prevede, infatti, che l’addestramento degli animali adulti possa partire da domenica prossima. Per quanto riguarda l’uso dei collari, sarà il giudice a stabilire la sanzione: per maltrattamento di animali, l’articolo 727 del codice penale prevede multe fino a 10.000 euro e anche l’arresto. Sebbene la legge non proibisca il collare elettrico, la Corte di Cassazione ha stabilito che quelli che sprigionano scosse o impulsi elettrici sono illegali; si possono, invece, utilizzare, per scopi educativi, quelli che emanano avvisi sonori o segnali luminosi.
