Martedì, 29 Marzo 2016 13:02

galletti 800La vicenda giudiziaria è archiviata. Le telenarcosi sospese, il Pacobace modificato. Reato estinto con ammenda di 2mila euro.

Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha risposto alle Senatrici Amati, Cirinnà, Granaiola e Valentini che- un anno e mezzo fa depositavano una interrogazione parlamentare sul caso Daniza. Galletti ha risposto a vicenda giudiziaria archiviata, ripercorrendone le tappe salienti e riferendo sulle condizioni dei cuccioli dell’orsa, lasciati in libertà e costantemente monitorati.

Verifica delle condizioni dei cuccioli– “Dal mese di settembre 2014- cioè dall’epoca dell’interrogazione-  i cuccioli di Daniza sono “completamente autonomi  e sono stati  oggetto di monitoraggio sul campo da parte della Provincia di Trento, dapprima e fino alla fine di ottobre 2014, con tecniche radiotelemetriche, successivamente, con metodi indiretti”- ha detto il Ministro. Galletti ha aggiunto che sono state inoltre intraprese diverse altre iniziative tese a salvaguardarne la libertà e la sopravvivenza, tra cui, confronti e tavoli tecnici con i massimi esperti europei del settore, redazione di linee guida per la gestione dei cuccioli di orso privi della madre, diffusione di depliant informativi, predisposizione di apposita segnaletica stradale luminosa per ridurre i rischi di investimento.

“Premesso che gli animali non hanno radiocollari e quindi non è possibile avete informazioni continue- il Ministro ha evidenziato che “la Provincia autonoma di Trento conduce un costante monitoraggio del territorio e una raccolta di campioni per esami genetici. Le ultime notizie certe risalgono alla primavera 2015 ed erano senz’altro positive. Il fatto che non ci siano state altre segnalazioni costituisce di per sé un elemento positivo. Il quadro complessivo, dunque, pare confermare un buono stato di salute dei cuccioli e soprattutto un comportamento schivo senza contatti con l’uomo, per quanto sia difficile averne certezza. In genere si ha un riscontro relativamente rapido nel caso di decesso. Nel corso dell’inverno gli orsi non sono attivi per cui occorrerà attendere la primavera del 2016 per verificare le loro condizioni”- ha concluso il Ministro.

Quanto alla telenarcosi, altro aspetto sollevato dalle senatrici, Galletti ha spiegato che il suo esito ha indotto il Ministero “a sospendere temporaneamente l’autorizzazione alla cattura di orsi in Veneto e in altre regioni in attesa di verifiche ulteriori sui protocolli di cattura”. A settembre del 2014, il MinAmbiente chiedeva alla Provincia di Trento una dettagliata relazione sull’operato della squadra di telenarcosi, anche al fine di valutare il protocollo adottato dagli operatori. La relazione acquisita è stata  posta al vaglio tecnico dell’ ISPRA, “che non ha sollevato rilievi di sorta”. In seguito, il  Corpo forestale dello Stato comunicava al Ministero la propria intenzione “di non collaborare alla cattura con telenarcosi di altri esemplari di orso in attesa di approfondimenti sulla sicurezza dei protocolli di anestesia”.

Nell’ambito del procedimento penale aperto a seguito dell’uccisione dell’orsa Daniza, la Procura della Repubblica di Trento ha disposto 2 autopsie, la prima presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) delle Venezie a Legnaro (Padova), la seconda presso l’IZS di Grosseto, in quanto centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria. La vicenda giudiziaria si è conclusa con provvedimento di archiviazione del procuratore della Repubblica l’8 maggio 2015. Il giudice – ha riferito il Ministro- ha accolto la richiesta di oblazione da parte del veterinario, che ha pagato un’ammenda di 2.000 euro, con la quale si estingue il reato”.

Dopo il caso Daniza, il PACOBACE è stato modificato al capitolo 3 del piano d’azione, con l’inclusione della categoria “orso che provoca danni ripetuti a patrimoni per i quali l’attivazione di misure di prevenzione e/o di dissuasione risulta inattuabile o inefficace”; si tratta di una categoria che può consentire la cattura per captivazione permanente e l’abbattimento”. Inoltre, “è mantenuta invariata l’obbligatorietà della richiesta di autorizzazione al Ministero per ogni intervento di rimozione”. Tale modifica, formalmente approvata dalle amministrazioni coinvolte, è stata resa esecutiva il 30 luglio 2015.
Nei territori interessati dalla presenza dell’orso, “sono operative e sono state recentemente rafforzate apposite squadre di emergenza, che hanno il compito di intervenire, seguendo le indicazioni fornite nel PACOBACE, in tutti i casi in cui il comportamento dell’orso possa essere ritenuto pericoloso o dannoso”.

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