Roma, 17 febbraio 2016 – Nell’Antico Egitto erano venerati come divinità, oggi sono i ‘padroni’ di casa di 7 milioni di italiani. Si celebra la giornata del gatto e su Twitter gli amanti dei mici condividono foto e messaggi d’amore per i loro compagni di vita a quattro zampe. Spiriti liberi e anticonformisti, i gatti sono “come un amante, devi conquistarlo ogni giorno e non è detto che tu ci riesca”, scrive un utente su Twitter. In braccio ai loro padroni, sonnacchiosi sul divano o su un piumone, i mici hanno conquistato i social network. La giornata del gatto si celebra ogni anno in Italia dal 1990. 
 

Nella giornata dedicata ai gatti, padroni di casa e del cuore di tanti italiani, si scopre che per un gatto si spendono circa 800 euro l’anno, per un cane di taglia media quasi 1800 euro, praticamente più di uno stipendio medio. Ma in un anno, ovviamente, non al mese. Rispetto a 10 anni fa si spende il 70% in più. E’ quanto emerge da una analisi, in occasione della Giornata Mondiale del Gatto, dell’Adoc sui costi degli animali domestici presenti nelle case degli italiani. Una presenza importante, visto che circa il 40% delle famiglie ne possiede almeno uno. “Occuparsi di un cane costa poco meno di 1800 euro l’anno tra alimenti, accessori e spese mediche – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – mentre per un gatto si spendono quasi 800 euro l’anno. La spesa è aumentata in media del 70% dall’introduzione dell’euro, circa il 5% ogni anno. Per un gatto, festeggiato oggi a livello internazionale, si spende in media, solo per gli alimenti, il 62% in più rispetto al 2001, per un cane la cifra lievita al +86%. Nel 2001, infatti, per mantenere un cane di media taglia bastavano circa 1000 euro l’anno, per un gatto servivano massimo 300 euro. Oggi accudire un animale domestico rappresenta una spesa e un costo considerevoli, che va ad aggiungersi agli altri problemi di bilancio delle famiglie. Senza contare che circa il 10% della spesa per gli amici a quattro zampe finisce nella pattumiera: dalle nostre indagini risulta che il 7% dei prodotti alimentari acquistati non viene utilizzato, perché scaduto o “non gradito” dall’animale, mentre c’è uno spreco di medicinali di circa il 3%. La causa principale è il mal confezionamento, non conforme alla terapia prevista”.

Secondo l’Adoc il giro d’affari per cani e gatti è pari a poco più di 12 miliardi di euro annui. “Il 40% delle famiglie possiede un cane o un gatto, per un totale stimato di circa 10 milioni di amici a quattro zampe – continua Tascini – la spesa media di mantenimento annua è di 1260 euro, per un totale di oltre 12 miliardi di euro. Considerando che la media di vita, sia per un cane che per un gatto, è di circa 15 anni, mantenere un cane per tutta la sua vita costa circa 26mila euro, un gatto si spendono più di 9mila euro. Cifre considerevoli, molto più elevate rispetto a quelle sostenute per altri animali domestici come tartarughe, criceti o uccellini: sebbene per questi ultimi la spesa iniziale sia più sostenuta, nell’ordine di circa 150 euro, comprensiva di acquisto dell’animale, di gabbiette e prime cure. Ad ogni modo le spese di “gestione” non superano in media i 300 euro l’anno”. Ma sicuramente non è la stessa cosa.
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