Prendersi cura degli amici a 4 zampe è diventato un lusso che pochi possono permettersi. I padroni di animali domestici insieme con i veterinari, infatti, lanciano un allarme: “I costi delle medicine sono altissimi”. I farmaci destinati agli animali, infatti, benché le molecole siano le stesse di quelle a uso umano arrivano a costare anche 90 volte di più.

Come scrive Repubblica:

A sollevare l’attenzione sugli insostenibili prezzi di queste medicine, spesso indispensabili, è una lettera aperta rivolta all’Aisa (consorzio di aziende italiane e multinazionali farmacologiche del mercato della salute animale) e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sottoscritta da duecento medici veterinari. Costretti dalla legge, questi ultimi, a prescrivere ai propri pazienti solo farmaci dedicati, salvo, in rare eccezioni, prodotti a uso umano, laddove non esista l’omologo per gli animali.

La lievitazione dei costi riguarda anche e soprattutto sostanze indispensabili:

«Negli ultimi anni sono entrati in commercio numerosi farmaci per uso veterinario, con proprietà antidolorifica e antiinfiammatoria, cosiddetti painkiller e tale dato, apparentemente positivo, comporta invece una situazione drammatica, qualora se ne prenda in considerazione il costo rispetto agli omologhi per uso umano». Così, fra i principi attivi utilizzati, il Meloxicam per uso veterinario è venduto a un prezzo che supera di venti volte quello della confezione a uso umano, e il Ketoprofene costa addirittura 90 volte di più, mentre fra le tre e le cinque si collocano gli oppioidi, ovvero la morfina e i suoi derivati, fondamentali per il controllo del dolore chirurgico.

È ovvio che in un momento tanto difficile non si chiede che i farmaci per cani e gatti vengano passati dalla mutua, ma “una politica dei prezzi equa e controllata è un obbligo morale”, afferma il medico veterinario Oscar Grazioli.
A soffrire maggiormente questa situazione sono gli amici a 4 zampe che da ammalati diventano un peso per le famiglie che non possono permettersi le cure adeguate, ma non solo.

Per anziani e pensionati, ad esempio, i quali nel cane o nel gatto hanno un’insostituibile rimedio alla solitudine, è quasi impossibile provvedere a compresse per cuore, artrosi e varie malattie croniche che richiedono più di un prodotto.

L’ultima questione riguarda i flaconi dei farmaci a uso veterinario che non sono commerciabili nelle comode fiale monouso. Questo diventa un problema perchè i flaconi multi dose una volta aperti scadono dopo soli 28 giorni. E questo è uno spreco se si considerano i costi elevati dei farmaci per gli amici a 4 zampe.

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