Guardarsi allo specchio per garantire al cittadino-consumatore una sanità animale e una sicurezza alimentare ai massimi livelli di qualità.

E’ questo il senso del primo processo di autovalutazione condotto dalle Autorità competenti in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria, secondo quanto previsto dalle “Linea guida per il funzionamento e il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale”. Hanno aderito oltre il 97% delle strutture ASL (422 check-list completate su 434 referenti accreditati), 31 strutture regionali e le 2 Direzioni Generali ministeriali competenti. Un “successo” per il Ministero della Salute che ne spiega il funzionamento.
Il dettaglio dei risultati, invece,  è in fase di elaborazione e sarà presentato nel contesto della relazione annuale al Piano nazionale integrato dei controlli.

Check list- Lo strumento utilizzato dal Ministero della salute, dai Servizi sanitari delle Regioni e dalle ASL per auto-valutarsi è una check-list, composta di circa 140 elementi, che rispecchia tale Linea guida. Gli esiti dell’auto-valutazione sono stati acquisiti nel periodo gennaio-febbraio 2016, tramite piattaforma on-line messa a disposizione dalla Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo e statistico sanitario.
La check-list contiene l’elenco di tutti quegli elementi che possono contribuire al rafforzamento dell’efficacia, dell’appropriatezza e coerenza dell’intera attività di gestione del settore. In sintesi, l’autovalutazione si riferisce a quegli elementi organizzativi che consentono di soddisfare “al meglio” i requisiti di legge previsti dal Regolamento CE 882/2004 e dalle altre norme nazionali concernenti le autorità sanitarie competenti.
La compilazione della check-list è stata affidata a referenti selezionati in rappresentanza dell’intera area della sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria o di ciascuno dei servizi che la compongono, per garantire flessibilità rispetto all’articolazione propria di ciascuna delle strutture coinvolte.

L’altissimo numero di partecipanti alla compilazione on-line della check-list “è certamente un dato positivo- si legge in una nota del Ministero –  ma diventa ancor più significativo in quanto indice della volontà delle Istituzioni sanitarie di mettersi in gioco, con l’obiettivo di evidenziare debolezze e punti di forza nello svolgimento delle proprie attività e porsi dei traguardi di miglioramento. Il fatto che l’esercizio sia stato condotto nel più completo anonimato rafforza il concetto che non ci sono vincitori né vinti: solo la voglia di confrontarsi con i parametri di eccellenza. Il messaggio è uno ed è chiaro: chi gestisce la sicurezza degli alimenti e la sanità pubblica veterinaria offre servizi di qualità”. (fonte)

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