Pet friendly: la definizione appare riduttiva in un contesto dove il lusso si respira in ogni angolo, trasformando anche il più mite dei cagnolini in un cliente coccolato e assecondato in ogni esigenza. È questa la nuova tendenza al Rome Cavalieri, il cinque stelle di Monte Mario. Puntare sui «Very important pet» è – per la proprietà – uno dei segni distintivi della struttura: dai pezzi pregiati di un Tiepolo o di Andy Wharol, sino allo stellato Heinz Beck, passando per le feste dedicate a Fido. Dai compleanni ai matrimoni canini (torte e biscotti sono assicurati), senza dimenticare un passaggio nella spa per l’ozonoterapia capace di rigenerare anche il più stanco dei mantelli: la gamma di servizi offerti per clienti in grado di sborsare qualsiasi cifra è vastissima.

Effettuato il check in, dunque, si va in camera dove c’è l’angolo allestito per il proprio cane: comodo cuscino e ciotola griffata, vassoio dorato dove consumare il pasto scegliendo dal menù dedicato: 15 euro a portata. Per chi volesse ordinarlo, l’albergo farà trovare un pullover in cashmere con il nome del cane ricamato in strass. Ma non è tutto: «I nostri servizi – spiega Marialaura Tei, guest relation dell’albergo – sono studiati nell’ottica di lusso, benessere e relax: la passeggiata a sei zampe, per esempio, consente di far gustare Roma all’ospite ed al proprio cane attraverso percorsi ai Fori Imperiali oppure ad Ostia Antica. Abbiamo la possibilità di organizzare party per gli animali con un menù ad hoc, oppure esperti di reiki per il loro benessere».

Il mondo di carni in scatola conosciuto dei cani meno fortunati appare così lontano da qui: in Italia, secondo l’ultimo rapporto Eurispes, l’80% di chi possiede un animale spende circa 50 euro mensili. Cifra in crescita di oltre il 6% anche in un contesto di crisi. Se è un «vip pet», poi, si è disposti a tutto: la cifra aggiuntiva per il cane nella stanza dell’hotel romano è di 35 euro al giorno, mentre per gli altri servizi l’albergo personalizza e valuta: tutto ( o quasi) è fuori listino. Il motto, ripetuto come una mantra se si chiedono delucidazioni, è: «We make in happen», con tutta l’aneddotica che ne consegue. «Ci sono state famiglie reali – prosegue Tei – che prendevano suite in affitto solo per i propri animali. Abbiamo accolto il personale al seguito della cagnolina di una principessa araba: c’era chi si dedicava alla toelettatura, chi ad accompagnare l’animale». Una stanza del genere può costare 2mila euro a notte.

In questo panorama la nutrizione riveste un ruolo di primo piano: ad assicurare cibo sano ci pensa una società il cui laboratorio è a pochi passi dall’albergo e vede impegnati per la preparazione sia uno chef, Stefania Vitto, sia un veterinario nutrizionista, Debora Guidi. «Cibo artigianale e fresco», spiega Vitto. «Si tratta di bilanciare con attenzione 13 vitamine, 13 sali minerali, oltre a proteine e grassi. E’ l’unica alternativa possibile e salutista alla ormai abusata crocchetta. I nostri clienti sono soprattutto persone che prestano attenzione al modo di mangiare e trasferiscono questo stile di vita al proprio animale: tutti alimenti senza sale o zucchero, a prova di intolleranza». Prende pure piede il segmento della pasticceria: «Il trend è quello delle mini cake per feste di compleanno», dice la chef. «Abbiamo anche prodotto torte nuziali per un matrimonio a quattro zampe: anche qui senza zuccheri, coloranti o appetizzanti, a base di carne, pesce o frutta». Il costo, 50 euro. E se si vuole è pronta una bomboniera per gli invitati.

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