Il cane ha gradualmente conquistato un posto di rilievo nella nostra attuale società, adattandosi con successo a ogni tipo di ambiente e di impiego.

La scelta del tipo di cane da adottare ha un’importanza fondamentale per la serenità dei futuri proprietari.

I mass-media ci propongono a cadenza annuale numerosi episodi di aggressività di cani verso proprietari e bambini, era stata anche emanata un’Ordinanza Ministeriale che ha preteso di individuare le cosiddette “razze pericolose”, ma quanti di quei cani sono diventati aggressivi perché in mani sbagliate oppure perché non educati adeguatamente a vivere in ambito cittadino?

Premesso che occorre tener conto non soltanto delle caratteristiche di razza, ma anche di quelle individuali del cane, e che allevamento, educazione e ambiente di vita influiscono sulla formazione del carattere del cane, occorre valutare i compiti che le razze in origine erano chiamate a svolgere.

Purtroppo – negli ultimi anni – il cinema e la pubblicità hanno influenzato fortemente la scelta del cane.

Pensiamo alla “Carica dei 101” che ha provocato l’abbandono di migliaia di Dalmata, un ottimo cane ma non adatto a tutti. E’ stato selezionato in Gran Bretagna per accompagnare le carrozze, dare l’allarme e difendere i passeggeri da malfattori, quindi ha un’enorme resistenza fisica e un alto livello di vigilanza e tollera male la noia di un appartamento e l’inattività fisica.

O ancora il Border Collie Shonik di una nota pubblicità, razza meravigliosa nella conduzione del gregge e nelle discipline sportive come l’Agility, ma sicuramente non adatto a una vita sedentaria in casa senza possibilità di dar sfogo alla sua vitalità.

Altri cani, come i Beagle, si scelgono in base all’aspetto fisico: piccoli e molto carini, sono cacciatori accaniti che, se non potranno sfogare la loro vitalità in qualche maniera, inizieranno a mostrare tutta una serie di comportamenti inappropriati, come la distruttività e l’aggressività.

Anche i bassotti – se trattati come cani da “salotto” per via della loro taglia – sono formidabili cacciatori in tana, così come i Terrier, e troppo spesso diventano dei piccoli e ingestibili “coccodrilli”.

Più preoccupante è il caso di razze potenzialmente aggressive, come il Pitbull o il Pastore Maremmano ASbruzzese, cani gestibili da persone competenti, ma che possono però diventare temibili in mano al bulletto o alla tranquilla famiglia con bambini impreparata a gestirli.

Bisogna poi considerare il proprio stile di vita: a una persona sportiva e molto attiva sconsiglierei, ad esempio, un Bulldog, cane molto lento e sedentario, ma lo orienterei verso un Boxer o un Terrier (cani molto vitali e adatti al movimento continuo). Così come sconsiglierei un cane di grossa taglia come un Labrador, cane giocoso ma dall’affettuosità molto pesante anche se particolarmente buono, a una signora anziana. A chi vive in condominio sconsiglierei un cane molto vocale come un Volpino, ma lo orienterei verso un Cavalier King Charles Spaniel, cane piccolo e più silenzioso.

Occorre anche tener conto dello spazio disponibile e del tempo che si può dedicare al cane e, non ultimo, all’impegno economico che alcune razze possono richiedere. La scelta di un cane sbagliato non fa altro che riempire i canili!

Ancora una volta: a ognuno il suo cane!!!

Per qualsiasi domanda e dubbio non esitate a contattare me ([email protected]) o la redazione.

Un bau a tutti e a lunedì prossimo!

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