via del tritoneAvviata una consultazione con gli Ordini. Il nuovo Codice sarà poi proposto a tutti gli iscritti per l’adozione al Consiglio Nazionale di aprile.
La FNOVI “ha cominciato a discutere della necessità di mettere a punto un nuovo Codice Deontologico per i medici veterinari”. Lo riferisce una nota della stessa Federazione, spiegando che l’obiettivo è di “declinare un nuovo articolato che possa meglio riflettere l’evoluzione della professione”.

Consultazione pubblica ai primi di febbraio–  La revisione del Codice seguirà due fasi: la prima è in corso è coinvolge gli Ordini provinciali “al fine di raccogliere le loro proposte, i commenti e le eventuali modifiche”; la seconda fase – prevista ai primi di febbraio -estenderà alla consultazione degli iscritti e di tutti gli stakeholdere il testo risultante dalla proposte di modifiche/emendamenti suggerite dagli Ordini. La consultazione avverrà on line.

Adozione al Consiglio Nazionale di aprile– Spetterà poi al Comitato Centrale il compito di elaborare il testo da sottoporre all’approvazione del Consiglio Nazionale del 7-9 aprile 2017.

La deontologia nel DDL Lorenzin- Sollecitato in queste ore dal Ministro della Salute, il DDL Lorenzin– presentato alle Camere nel 2014- non ha ancora concluso l’iter parlamentare. Il provvedimento si tocca anche la deontologia professionale, assegnando agli Ordini e in particolare alle Federazioni nazionali il compito di emanare il codice deontologico, “approvato dai rispettivi Consigli nazionali e riferito a tutti gli iscritti agli Ordini territoriali”. Gli Ordini hanno il compito di promuovere e assicurare in”princìpi etici dell’esercizio professionale indicati nei codici deontologici, al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva”. Fra i vaori e i principi tutelati dagli Ordini, il DDL Lorenzin indica “l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità delle professioni e dell’esercizio professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei
Collegata alla potestò deontologica è la potestà disciplinare assegnata agli Ordini professionali che il DDL Lorenzin innova profondamente, modificando il procedimento disciplinare nei confronti degli iscritti con l’introduzione del principio di terzietà del giudizio.

Gli illeciti disciplinari della legislazione– La legislazione contiene numerose norme di raccordo con la condotta professionale, introducendo fattispecie di illecito disciplinare rinviate alla potestà degli Ordini, dall’obbligo di aggiornamento permanente a quelli di comunicazione al cliente, buon ultimo quello sulla copertura assicurativa per responsabilità professionale.

L’ultima revisione del Codice Dentologico del Medico Veterinario risale al 2011, con l’introduzione di alcune innovazioni di recepimento europeo, il consolidamento della prassi del Giuramento veterinario, l’ingresso di aspetti etici (es. eutanasia) e il rafforzamento deontologico di precetti giuridici come il dovere di adempimento previdenziale e fiscale. Con la revisione del 2011, il vigente Codice deontologico precisa anche i termini e le modalità di acquisizione del consenso informato e condotte professionali collegate all’informazione e all’ambiente.
In precedenza, nel 2007, era stata l’istruttoria dell’Antitrust sulle tariffe minime a rendere necessaria la modifica del Codice, modifica poi estesa a tutte le libere professioni dalla Legge Bersani che a tutt’oggi vieta il principio dell’inderogabilità dei tariffari minimi delle prestazioni professionali.

L’aggiornamento dell’ attuale Codice Deontologico è “un ulteriore passo avanti nella costruzione di una sempre più consapevole identità professionale dei medici veterinari”- conclude la Fnovi.

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