L’eterna lotta tra cani e gatti si arricchisce di un nuovo argomento sui cui i fan di entrambe le specie potranno discutere: quale amico a quattro zampe ama di più noi padroni?

Il Dottor. Paul Zak, neuroscienziato e professore alla Claremont Graduate University, ha condotto un nuovo studio che sarà presentato nel documentario della BBC2 Gatti contro Cani. Grazie a lui abbiamo la risposta.

È stato dimostrato che i canidi ci amano cinque volte di più dei loro colleghi felini.

Ma a differenza dei comandi come “fermo”o “seduto” , l’equazione non è così semplice. Quasi come un gatto, è molto più complessa.

Zak ha prelevato dei campioni di sangue da 10 gatti e 10 cani prima e dopo aver giocato con i loro padroni. Ha esaminato ogni animale due volte e controllato i livelli di ossitocina nei campioni.

“L’ossitocina è il neurotrasmettitore che regola l’attaccamento”, ha spiegato Zak all’Huffington Post. “Si tratta di un agente chimico che produciamo nel cervello quando teniamo a qualcuno. Viene rilasciato dai mammiferi per creare un legame con i loro cuccioli”.

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Secondo Zak, gli esseri umani producono ossitocina quando vivono esperienze positive e la quantità prodotta dipende da quanto sono stressanti le situazioni in cui ci troviamo quando stabiliamo quell’interazione positiva.

Da un’analisi generale, secondo Zak produciamo dal 15% al 25% di ossitocina quando abbiamo un’interazione positiva con un estraneo; dal 25% al 50% quando accade con qualcuno che conosciamo; un rilascio pari o superiore al 50% è la risposta di fronte a qualcuno che amiamo, come un figlio o il partner.

Durante l’esperimento di Zak i cani hanno prodotto, in media, il 57,2%

“Il tuo cane ti ama davvero… tantissimo”, ha detto Zak. “Ma ciò che rende questo dato così sorprendente è il fatto che l’ossitocina prodotta rappresenta la reazione ad un’altra specie, non alla propria. Ed è una cosa strana e magnifica. Il suo cervello gli dice che ci ama”.

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Sul fronte opposto, i gatti hanno prodotto solo il 12% di ossitocina, e il 50% dei felini esaminati non ne ha prodotto affatto. Ma se siete amanti dei gatti, non disperate. Zak fa notare che i gatti sono meno socievoli dei cani e sono molto legati al loro territorio. Il laboratorio dove sono stati condotti gli esperimenti era un ambiente sterile e poco familiare per i felini ed ha creato loro una situazione di maggiore stress rispetto ai cani.

Alla domanda “I gatti avrebbero riportato risultati migliori qualora esaminati in un luogo confortevole come le loro case?” Zak ha risposto. “Credo di sì. O almeno un maggior numero di gatti avrebbe prodotto più ossitocina”.

Quando parliamo dell’animale domestico preferito dal dottor Zak scopriamo che ha una predilezione per i cani. Qualche anno fa ha adottato un cucciolo bianco e nero di nome Cookie, trovato da sua figlia in garage.

Il dottore ammette che avrebbe potuto decidere di non adottare il dolce, piccolo Cookie se non fosse stato per la ricerca condotta riguardo la quantità di amore che i cani provano per il padrone.

“Se non fosse stato per la ricerca iniziata tre anni fa, non avrei lasciato che mia figlia giocasse con un animale sconosciuto, appena due secondi dopo il loro incontro”, spiega. “Ma adesso so quanto possano tenere a noi! Non è fantastico?”.

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Questo post è stato pubblicato per la prima volta su The Huffington Post US ed è stato poi tradotto dall’inglese da Milena Sanfilippo.

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