Cesenatico, 20 febbraio 2018 – «Quando abbiamo iniziato a frequentare il centro, circa un anno fa, le persone anziane erano molto chiuse e diffidenti. Ora invece aspettano noi e i nostri cani, non vedono l’ora di divertirsi. Lo si legge nei loro occhi». Così Goffredo Ravaioli, gestore del centro di educazione cinofila ‘Extrema Thule’ con sede a Cesenatico. Che i nonni siano emozionati e che l’incontro sia salutare lo dimostra la storia di Pasquale che «sta sempre seduto perché ha difficoltà motorie, tiene gli occhi fissi, è triste e depresso ma quando ci vede arrivare con i cani cambia improvvisamente, si ravviva e si alza in piedi per giocare con noi.»

Chi ha un cane sa che questi animali riempiono la vita, la migliorano, la salvano senza chiedere nulla in cambio. È quello che accade una volta ogni due settimane presso la casa d’accoglienza per anziani ‘Arturo Fracassi’ di Sant’Angelo di Gatteo. Qui Ravaioli insieme alle sue due collaboratrici e alcuni clienti canini ma non solo, porta gioia, serenità, felicità e spensieratezza.

L’ultima occasione in cui cani e anziani si sono incontrati è stato mercoledì, il giorno di San Valentino. Nella giornata per eccellenza dell’amore, Ravaioli e il suo gruppo a 4 zampe formato almeno da una decina di esemplari, in collaborazione con il locale Papeete, hanno declinato la parola amore in maniera più ampia recando compagnia a chi spesso soffre di solitudine. «Non tutti riescono a giocare con i cani quindi cerchiamo noi di coinvolgerli in alcune attività – spiega Ravaioli –. Per esempio mostriamo loro quali istruzioni impartire per insegnare ai cani a sedersi. Ed è entusiasmante vedere la loro felicità quando ottengono risultati». Ognuno di loro cerca di divertirsi e di interagire con gli animali come meglio può nonostante le invalidità.

«C’è una signora che all’inizio era terrorizzata dall’idea di avvicinarsi ai cani, ora invece ci ha preso confidenza e si diverte molto con loro. Per non parlare poi della signora che siede su una sedia a rotelle e non parla, è assorta nel suo mondo, ma quando le viene fatto salire in grembo un cane improvvisamente parla, diventa presente, salvo poi rientrare nel suo stato di indifferenza quando il cane scende dalle sue gambe». Dimostrazioni di affetto che non lasciano indifferenti: «Queste cose ci riempiono il cuore. Sono queste persone che danno qualcosa a noi» sottolinea l’addestratore.

«Vederli divertire, cambiare espressione è per noi la gioia più grande».

Ravaioli fa presente che i cani che vengono utilizzati in queste attività sono labrador, pastori australiani e meticci, ma quelli più portati sono di razza golden retriever e dogo argentino, quest’ultimo particolarmente adatto nell’aiutare gli anziani.

Il centro di educazione cinofila si basa interamente sulla relazione uomo-cane, offre diversi corsi come quello di agility dog e obbedienza oltre a risolvere casi di problemi comportamentali come aggressività e fobie. Come riporta una cliente del centro spesso presente durante gli incontri legati alla terza età, «quando siamo lì con loro gli anziani si aprono, ci raccontano della loro vita e dei loro cani, questo è il regalo più bello».

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