Cara Rollin,

sono cose da umani, non da elefantesse come te, ma questa volta devi proprio ascoltarmi. Eri poco più che cucciola nel 1980 quando mi hai visto volantinare per la prima volta, per la tua vita. Ero alla Fiera di Roma, davanti al tendone dove eri legata con le catene assieme ai tuoi genitori e altri parenti. Arrivarono con un bus e con un po’ di lavoranti in nero, ci hanno aggrediti. Gridavamo “Il circo degli animali? Il più infame spettacolo del mondo”. Finimmo la giornata in un Commissariato e chissà cosa avranno capito quelle famiglie che entravano a vedere lo spettacolo, tra pop corn e musica d’altri tempi.

La Legge su circhi e spettacoli viaggianti però resta quella del 1968. Che su gli animali dà per scontata la loro presenza ma nulla dice su una minima regola per la loro detenzione.
La Legge, infatti. Così nel 1993 per la prima volta facemmo presentare in Parlamento una proposta normativa, a noi risulta la prima,  per l’abolizione dell’uso degli animali nei circhi. E così continuammo a fare per sei, ben sei Legislature. Senza che mai, chiunque fosse maggioranza, chiunque fosse opposizione, si riuscisse nemmeno a far iniziare l’esame né alla Camera né al Senato. E anche in questi ultimi cinque anni di Parlamento e tre Governi sarebbe stato così. Pd nulla, M5S non pervenuto, Forza Italia assente solo per citare i tre gruppi parlamentari più numerosi che hanno più forza e quindi possibilità di far calendarizzare una proposta di legge.

Ma…nel marzo 2016 il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, porta all’esame il Disegno di Legge del Governo che fissa come principio di delega “la graduale eliminazione dell’uso degli animali nei circhi”. Siamo gli unici, oltre ai circensi, ad accorgercene. Facciamo una campagna di raccolta firme per ottenere  che la “graduale” diventi “immediata” come ormai hanno già fatto e stanno facendo quasi 50 Paesi in tutto il mondo. Partiti e movimenti silenti, e anche nel mondo animalista si fa fatica a far capire che Questa, con la Q maiuscola è l’occasione che aspettavamo… dal 1980… D’altronde quando mai è successo che un Governo mettesse nel proprio testo, senza subire emendamenti, un principio a favore degli animali nei circhi?

Alla Camera qualche giorno fa, la maggioranza boccia tutti gli emendamenti, sia quelli per noi positivi (presentati da M5S, Sinistra Italiana-Possibile, Mdp) che quelli negativi. Perché all’Ente Circhi, il cui Presidente Buccioni si è dimesso all’indomani della prima parte della sconfitta (ottima cartina di tornasole per far capire a tutti chi ha effettivamente perso) riescono ad avere in Fratelli d’Italia e Lega Nord in primis, un po’ di Forza Italia in secundis, i proponenti della cancellazione del termine “graduale eliminazione”. 
Non ce la fanno. La Legge viene approvata definitivamente. E trattandosi di una Legge-delega, inevitabilmente c’è una seconda parte della battaglia. Quella che ci sarà nell’anno di tempo per emanare da parte di un Governo, questo o il prossimo, il delegato Decreto Legislativo che potrà, dovrà, tradurre in concreto il principio e criterio direttivo del “graduale superamento degli animali nei circhi”. Non c’era una terza possibilità, purtroppo. Non c’erano le condizioni politiche e parlamentari con questo tipo di maggioranza. Ma in una Legislatura come questa avara di notizie positive o di sconfitte, per noi il bicchiere ora, penultima e decisiva tappa del cammino, è mezzo pieno. Peraltro, basta sfogliare un vocabolario: per “superamento”, sostantivo maschile, si intende “definitivo accantonamento” dell’utilizzo degli animali nei circhi. Lo dicono anche degli avvocati. Se lo dicono tra di loro anche i circensi anche se pubblicamente ripetono come un mantra che “La Legge non abolisce l’uso degli animali” come se questo bastasse a renderlo vero o a invocare “Ordini del Giorno” del Senato sulla valutazione dell’allontanamento degli animali – sono di loro proprietà privata, ci mancherebbe, l’allontanamento obbligatorio sarà quello dalla esibizione – Ordini del Giorno che peraltro non sono atti vincolanti per il Governo, a differenza di un testo di Legge. Tanto lo ripeteranno nei prossimi mesi. 

Ora parte la seconda e se possibile ancora più dura parte del nostro lavoro, per darti un futuro degno di essere vissuto e per non far nascere più ergastolani e imprigionare nuovi innocenti per spettacoli. Lo faremo, come sempre, prendendoci le nostre responsabilità nei tuoi confronti così come degli altri 1999 animali ancora costretti nei 100 circhi italiani. Vogliamo che lo spettacolo diventi davvero, umano. E’ peraltro l’unica possibilità di rilanciare, cambiandola, una tradizione che secondo i dati del CENSIS  è in grave crisi economica perché sempre meno italiani la apprezzano con gli animali.
E’ quindi il buon senso che dovrà guidare i prossimi mesi. Noi, Rollin, continueremo a provare a esercitarlo. E ad esserci. Tu lo sai.

Gianluca Felicetti
Presidente LAV

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