Dopo le multe di ieri, intervista alla veterinaria Monica Ariu: “I cani non sempre avvertono i pericoli e non sanno come agire: spetta ai padroni proteggere anche le persone”

Autore: Eleonora Vacca il 13/10/2015 12:22


In una città, Cagliari come tante, costruita dalle persone per le persone, molto spesso si vedono cani che indisturbati calcano i marciapiedi senza guinzaglio, mettendo in pericolo sé stessi e gli esseri umani. Un controllo esercitato dal padrone attraverso l’uso del guinzaglio è non solo d’obbligo per legge, ma anche se si vogliono evitare conseguenze spesso nefaste per il proprio amato animale.

“Il guinzaglio è d’obbligo” spiega Monica Ariu, medico dell’ambulatorio veterinario Aresu- Ariu, “i cani in città non si trovano in un ambiente ideale, ci sono pericoli che non sempre avvertono, o consuetudini che non conoscono, come ad esempio il valore delle strisce pedonali: non hanno la nostra capacità di capire. Il guinzaglio è quindi un metodo di vigilanza e di difesa nei loro e nei nostri confronti. Basta poco, un attimo di distrazione del padrone o di paura dell’animale, perché questo si metta in pericolo, con conseguenze a volte irreparabili”.

Molto importante per la veterinaria è anche la scelta del giusto oggetto. “C’è stato il caso di un signore che portava in giro il suo animale con un guinzaglio lungo, di quelli a metraggio, ma non era la scelta più adatta, il cane è stato investito. E’ come quando un bambino inizia a camminare, va tenuto stretto e non lasciato libero, nel caso del cane è lo stesso: si deve vigilare”.

Non solo il guinzaglio, per diverse specie canine definite “mordaci”, come pitbull o maremanni, è obbligatorio andare in giro anche con la museruola. “Molti padroni pensano non sia necessario, si giustificano dicendo che al loro cane non accadrà mai di mordere qualcuno. In realtà, basta che l’animale si trovi in una condizione di stress o paura per farlo”.

Ultimo punto, ma non meno importante, nei consigli-doveri per il padrone di un cane in città è andare in giro con il kit per raccogliere gli escrementi del proprio animale. “Andare in giro non solo con guinzaglio, museruola se prescritta, ma anche con guanto, paletta e busta per raccogliere le feci è non solo buonsenso, ma semplice educazione civica. Non è possibile trovarsi davanti ad una strada tappezzata di escrementi, gli stessi animali fanno lo slalom tra quelle cose che diventano un ricettacolo di batteri e un pericolo sanitario”.  

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