Il chihuahua una delle razze più ricercate dai ladri@Getty images

Furti di cani. Un fenomeno che stenta a diminuire

Ogni giorno si registrano furti di cani. Secondo i dati raccolti dall’Associazione italiana Difesa animali e ambiente (Aidaa), si contano 70 cani rapiti ogni giorno in Italia. Ovvero, ogni tre ore, un cane viene portato via dalla sua famiglia.

Un fenomeno monitorato dall’associazione animalista che come ogni anno, presenta i dati relativi ai furti di cane all’anno precendente, in base a segnalazioni, individuate anche sui social e sui media.

Nel 2017, sarebbero stati 25mila i cani rubati. Meno di 20mila esemplari sarebbero stati ritrovati. Del resto si sono perse le tracce. Quello dei furti dei cani muove un giro d’affari che spazia ogni anno dai 5 ai 7 milioni di euro.

Tra i cani più ricercati, quelli appartenenti alle razze di taglia piccola: Chihuahua, Pinscher, ma anche Bull inglesi e francesi.

Nella maggior parte dei casi gli animali sono prelevati dalle loro abitazioni. Purtroppo, sottolinea Aidaa “non vengono poi denunciati per tempo i furti e questo concede ai ladri un vantaggio non indifferente”.

Furti di cani di razza

I cani vengono prelevati dalle loro abitazioni, dai giardino o in appartamento. Come emerso in precedenti inchieste, essendo cani appartenenti a razze piuttosto ricercate, nella maggior parte dei casi, i cani sono destinati alla riproduzione illegale. Prelevati dalle loro case, questi poveri cani sono portati all’estero, prevalentemente nei paesi dell’est Europa dove vengono utilizzati negli allevamenti lagher. I maschi sono ricercati come riproduttori, mentre le femmine come fattrici.

Aidaa spiega che nel caso in cui i cani siano sterelizzati o anziani, esiste un giro d’affari nei paesi del Nord Europa dove i costi per i cani di razza sono molto elevati. Per questo i cani di razza rubati in Italia potrebbero rientrare nel migliore dei casi in un circuito di negozi dove sono rivenduti a metà prezzo o inseriti nel circuito dei canili.

“La situazione dei cani rubati è spesso sottovalutata noi chiediamo maggiori controlli a partire dall’obbligo di lettura del microchip da parte dei veterinari sempre fatto questo che potrebbe aiutare a ritrovare i cani rubati almeno in parte ed inoltre chiediamo maggiori controlli sui trasferimenti a livello di anagrafe canina almeno per le razze che sappiamo essere maggiormente oggetto di questi furti”. E’ quanto ha dichiarato il presidente Aidaa, Lorenzo Croce.

C.D.

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