Chi possiede o si prende cura di un amico a quattro zampe ne è responsabile. Guinzaglio, museruola e assicurazione: ecco le regole da rispettare

Il cane è sicuramente il miglior amico dell’uomo, ma siamo certi che anche l’uomo lo sia per il proprio cane?

Molti padroni, purtroppo, ignorano – o volontariamente disattendono – l’esistenza della specifica normativa diretta a prevenire danni o lesioni che potrebbero derivare a persone, altri animali o cose, dal comportamento del proprio cane.

Quale è la normativa di riferimento? Quali sono le misure precauzionali da adottare?

La normativa

Nell’ambito della sicurezza e prevenzione, la normativa a cui bisogna far riferimento è la Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali del 3 marzo 2009, successivamente modificata e poi prorogata fino al 7 settembre 2017.

In quest’ordinanza si ricorda che il proprietario di un cane, o comunque chiunque se ne prenda cura per un certo periodo di tempo, se ne assume la responsabilità.

Questo significa che chi conduce il cane, o chi dovrebbe controllarlo, è chiamato a rispondere sia in sede civile che in sede penale dei danni cagionati (ad esempio, in caso di danni a cose altrui o di lesioni a persone) a seguito delle violazioni commesse.

Per evitare di incorrere in queste situazioni, l’ordinanza impone di adottare delle regole di comportamento, in particolare impone l’adozione di determinate misure a scopo precauzionale.

Le misure da adottare

1. Utilizzare sempre un guinzaglio di misura non superiore a 1,50 metri. Questo significa che durante la passeggiata il cane deve essere sempre condotto al guinzaglio, non è ammessa la conduzione di cani liberi, a meno che non si trovino nelle apposite aree recintate predisposte dai Comuni.

2. Portare sempre la museruola. Questo non vuol dire che il cane sia obbligato ad indossarla, ma è necessario che chi lo conduca a passeggio la porti sempre con sé.

La museruola può essere rigida o morbida e deve essere fatta indossare al cane in caso di necessità, ossia nel caso di rischio per l’incolumità di altre persone o animali o su richiesta delle autorità competenti (ad esempio, la polizia municipale).

3. È obbligatorio raccogliere le deiezioni del proprio amico a quattro zampe e avere con sé gli strumenti adatti alla raccolta.  Anche se la normativa in esame fa riferimento solo alle feci, non sempre è sufficiente avere con sé unicamente paletta e sacchetto, in alcuni casi è necessario avere a disposizione una bottiglia d’acqua. Non è infrequente, infatti, che i Comuni adottino ordinanze comunali, a tutela del decoro e dell’igiene, in cui è prescritto ai proprietari l’obbligo di lavare immediatamente con acqua la pipì fatta dal proprio cane su aree pubbliche (marciapiedi, strade, piazze, etc.) o private (muri, macchine o altri mezzi in sosta).

4. L’assicurazione contro la responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane. Fino a poco tempo fa, la stipula di questo tipo di assicurazione era obbligatoria per tutti i proprietari delle razze canine individuate come pericolose da un apposito elenco. Fortunatamente, l’elenco in discorso è stato eliminato e si è affermato il principio per cui la pericolosità di un cane non va valutata alla stregua della razza di appartenenza, ma va individuata in concreto, sul singolo cane, a prescindere quindi dalla taglia e da qualsiasi altro preconcetto.

In tal senso, qualora dovessero verificarsi eventi lesivi gravi ai danni di persone, altri animali o cose, i servizi veterinari avranno l’onere di valutare la pericolosità del cane e stabilire misure di prevenzione e l’intervento terapeutico comportamentale più adatto, consistente in un percorso di riabilitazione/socializzazione dell’animale.

Per quanto attiene alle misure di prevenzione, i servizi veterinari dovranno procedere all’iscrizione del cane in uno specifico registro. Per i cani ivi iscritti, è obbligatoria, a carico dei proprietari, la stipula della polizza assicurativa per la responsabilità civile ed è necessario che, sempre ed in qualsiasi luogo aperto al pubblico, il cane indossi la museruola.

Livia Cherubino

L’osservanza delle misure sopra elencate (oltre ad essere doverosa) è importante per evitare di ritrovarsi in situazioni poco piacevoli e altamente rognose, soprattutto a livello economico.

Invero, se dette misure sono state predisposte non è per limitare la libertà del cane o per relegarlo in una condizione di sottomissione, ma per tutelare lui (ad esempio dalle aggressioni di altri cani non al guinzaglio), i proprietari (da possibili denunce) e i terzi (ad esempio persone che potrebbero averne paura).

Quindi, se vogliamo essere per loro quello che i nostri amici a quattro zampe rappresentano per noi, rispettiamo queste semplici regole che nulla tolgono all’amore che si prova per loro, ma anzi ne sono la dimostrazione.

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