Roma, 23 febbraio 2016 – LE CULLE d’Italia saranno anche vuote, ma in compenso cucce, ciotole e accessori per gli animali di casa abbondano nelle famiglie del Belpaese. Alimentando un giro d’affari che, a dispetto della crisi, va allargandosi di anno in anno. Di pari passo, pare, con l’attitudine dei padroni a dedicare ogni sorta di attenzione agli amatissimi amici di pelo. C’è chi parla di «pet-mania», con una punta, o più, di sarcastica critica. Fatto sta che il possedere, e curare al meglio, un amico a quattro zampe è visto sempre più come indice di un way of life all’insegna della sensibilità e dei valori più autentici. E i numeri non possono non tornare. Rispetto a dieci anni fa, infatti, la spesa dedicata agli animali domestici è aumentata del 70 per cento.

A TIRARE le somme è l’Adoc, in una recente dettagliata analisi messa a punto in occasione della Giornata Mondiale del Gatto. L’animale domestico rappresenta una presenza davvero importante nelle famiglie, visto che circa il 40% ne possiede almeno uno. Ed è anche disposta a sacrificarsi pur di renderlo felice. Per un gatto si spende più di una pensione media, per un cane (di taglia regolare) praticamente più di uno stipendio medio. Gli addetti ai lavori confermano cifre e trend. «Occuparsi di un cane costa poco meno di 1800 euro l’anno tra alimenti, accessori e spese mediche – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – mentre per un gatto si spendono quasi 800 euro l’anno». La spesa è aumentata in media del 70% dall’introduzione dell’euro, circa il 5% ogni anno. «Per un gatto si spende in media – aggiunge – solo per gli alimenti, il 62% in più rispetto al 2001, per un cane la cifra lievita al +86%. Nel 2001, infatti, per mantenere un cane di media taglia bastavano circa 1000 euro l’anno, per un gatto servivano massimo 300 euro. Oggi accudire un animale domestico rappresenta una spesa e un costo considerevoli, che va ad aggiungersi agli altri problemi di bilancio delle famiglie. Disposte, però, a qualsiasi sacrificio per i loro amici. Il giro di affari per cani e gatti è pari, secondo l’Adoc, a oltre 12 miliardi di euro annui. Il totale stimato è di circa «10 milioni di amici a quattro zampe, tra cani e gatti». Considerando che la media di vita, sia per un cane che per un gatto, è di circa 15 anni, mantenere un cane per tutta la sua vita costa circa 26mila euro, un gatto oltre 9mila euro.

CIFRE molto più elevate rispetto a quelle sostenute per animali domestici ‘minori’, come tartarughe, criceti o uccellini. Per loro, le spese non superano i 300 euro l’anno. A testimoniare un trend in costante ascesa, i dati di Arca Planet, azienda leader del settore alimentare per animali, quinta in Europa per dimensione. A vent’anni dalla nascita, Fondata da Michele Foppiani che ne è tuttora ad, vanta una crescita costante e progetti di sviluppo in Italia e all’estero. Per il 2017 i punti vendita in Italia saliranno a 200, con un fatturato stimato di 210 milioni di euro e oltre 1000 addetti. Nello stesso anno è prevista l’apertura dei primi punti vendita in Europa.

«SIAMO soddisfatti della crescita che Arcaplanet ha compiuto in questi anni – afferma Foppiani – non solo sotto l’aspetto quantitativo che ci vede ampiamente leader nel nostro settore ma anche per la qualità dell’offerta che stiamo aggiornando costantemente e che sempre più nei prossimi mesi consentirà ai nostri clienti di usufruire di pet store sempre più spaziosi, con lay out innovativi e servizi tecnologici e di consulenza all’avanguardia».

di CLAUDIA MARIN

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