Chi ha già un animale in casa ed è in dolce attesa si è posto questo dubbio più di una volta: come fare in modo di stabilire una convivenza sana e pacifica? Gli animali hanno una sensibilità particolare e un comportamento che può mostrare dei cambiamenti a causa del nuovo arrivato, ma ci sono molti metodi per fare in modo che la novità non sconvolga troppo le loro vite e che la nascita del bambino non preveda traumi. Una convivenza pacifica riduce di moltissimo i rischi per il piccolo e permette all’animale di vivere serenamente.

Evitare il morso del cane

Ci sono molte cose da sapere a proposito dei cani e dei neonati per evitare rischi di aggressioni e di malattie. Queste cose avvengono raramente, ma non sono da escludere ed è meglio informarsi fino in fondo per trovarsi preparati a questa convivenza. La prima cosa da dire sul rapporto tra bambini e animali è che il legame che si può creare è intenso e il più delle volte molto positivo per entrambi. È un’amicizia che accompagnerà il bambino anche nella crescita e che lo aiuterà molto a sviluppare una forte sensibilità, empatia e altruismo. Però  per fare in modo che il rapporto si svolga senza intoppi, è giusto conoscere le variabili e come comportarsi in caso di problemi.

Come in tutti i rapporti, anche in quello tra cane e bambino possono nascere delle incomprensioni e degli attriti. Un cane infastidito può anche essere la creatura più buona del mondo, ma reagisce per istinto cercando di allontanare la fonte del disturbo, a volte tenendosene a distanza, a volte mordendo.

La prima cosa da fare è abituare bambino e cane a condividere qualche spazio e a passare del tempo insieme. La frequentazione in questo modo diventerà naturale e si stabilirà come un’abitudine sia nel bambino (che impara a rispettare l’animale a non disturbarlo, supportato anche dalle nostre pazienti indicazioni), sia nel cane (che percepirà il bambino come una presenza normale). Contemporaneamente bambino e cane non devono essere lasciati da soli, proprio perché può succedere in qualunque momento che il bambino dia fastidio al cane e che il cane reagisca d’istinto. È fondamentale che ci sia sempre qualcuno a vigilare su di loro, per il bene di entrambi.

Segnali da riconoscere

I segnali sono ciò che permettono di avvertire un pericolo e quindi sono estremamente importanti anche per evitarlo. Dato che i neonati non sono in grado di riconoscerli, è compito degli adulti vigilare sul bambino e sul cane e comprendere se c’è davvero qualcosa che non va nei comportamenti dell’animale. Se un cane è infastidito dal piccolo non reagirà subito mordendo, ma darà prima qualche segnale che gli spazi devono essere rispettati. Cercherà dunque di allontanarsi, di cercare un luogo tranquillo, oppure fornirà un avvertimento più o meno pacifico mostrando i denti o iniziando a ringhiare. A questo punto è necessario allontanare i due per ristabilire la pace.

Ma non solo i comportamenti negativi sono segnale di pericolo. A volte il cane durante il gioco diventa troppo euforico, non badando più ai propri movimenti e al modo di interagire con il bambino. Non sempre il cane conosce i limiti del gioco, perciò quando si nota un’eccessiva enfasi nel suo comportamento è necessario tentare di calmarlo e ristabilire la tranquillità.

Come comportarsi con i cani degli altri

Gli stessi metodi vanno mantenuti anche (e soprattutto) con i cani degli altri, con qualche accorgimento aggiuntivo. Soprattutto se l’animale in questione è sconosciuto, è fondamentale prestare molta attenzione. Non conoscendo i normali comportanti del cane, è difficile conoscere i limiti, dunque è sempre meglio non permettere al bambino di accarezzare il cane prima di aver chiesto al proprietario se è consigliabile o no. Il primo approccio dovrebbe essere comunque effettuato con cautela, senza stressare troppo l’animale e senza esagerare con le effusioni. In caso di fastidio da parte del cane, inoltre, è preferibile interrompere il contatto il prima possibile.

Rischi per la salute del bambino

Oltre ai pericoli di morso, è importante conoscere anche i rischi di trasmissione di alcune malattie, cosa che avviene raramente con i giusti accorgimenti, ma che comunque può accadere. A livello di anticorpi i bambini molto piccoli non sono protetti quanto gli adulti, ma ancora stanno sviluppando le difese immunitarie. È scientificamente provato che il contatto con animali domestici fa crescere i bambini molto più protetti dal rischio di allergie o forme d’asma, ma questo non significa che i rischi di contrarre qualche parassita o batterio sia nullo. A volte basta anche solo un graffio, un morso o il contatto con alcuni oggetti di proprietà dell’animale per aumentare i rischi.

Niente allarmismi però, la conoscenza di queste malattie permette di scongiurarle in vario modo. Per evitare la contrazione del batterio Campylobacter è molto importante evitare il contatto tra il bambino e le feci del cane, sia in modo diretto che indiretto, tramite leccate in faccia da parte del cane. Il batterio viene contratto dall’animale se ha mangiato del pollo crudo o poco cotto. Il cane può inoltre prendere il batterio Rickettsia dopo la puntura di una zecca e trasmetterla al bambino, mentre la tigna è causata da un fungo della pelle, piuttosto contagioso anche per gli umani. Con un po’ di attenzione, buone cure effettuate sul cane e trattamenti sul bambino, questi batteri o funghi possono essere evitati o sconfitti con facilità.

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