Avere un cane in una famiglia con bambini porta senza dubbio molti vantaggi. È noto che la presenza di un animale domestico aiuta i bambini a comprendere l’empatia e il senso di responsabilità. Il cane di casa può anche diventare un amico importante per stimolare il bambino a superare, per esempio, le difficoltà emotive che si presenteranno durante l’adolescenza. Tutto ciò dipende però da un corretto e sano sviluppo del rapporto tra cane e bambino, cosa per cui l’intervento degli adulti è fondamentale.

Gli adulti devono fornire supervisione costante – Le statistiche ci raccontano che quando un bambino viene morso da un cane, la maggior parte delle volte si tratta del cane di casa. Questo succede perché per i bambini è molto difficile interpretare correttamente il linguaggio dei cani. È quindi fondamentale che un adulto sia sempre presente quando cani e bambini interagiscano, in modo da monitorare e guidare il comportamento dei più giovani. La supervisione deve essere di tipo “attivo”, ovvero l’adulto che supervisiona cane e bambino deve prestare la propria completa attenzione alla coppia, senza farsi distrarre da televisione o cellulare, e i due non devono mai essere lasciati soli.

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Insegnare quando un cane non va mai avvicinato – È importante insegnare ai bambini che ci sono momenti in cui il cane non va mai avvicinato o toccato, anche se lo si conosce bene. Come molti sapranno, è bene che i più piccoli non tocchino Fido quando mangia o ha qualcosa da sgranocchiare, un gioco, o qualsiasi altro oggetto che gli piace molto. I bambini non dovrebbero mai toccare o disturbare il cane mentre dorme o quando è stanco (per esempio quando sta riposando all’ombra dopo una corsa o una lunga passeggiata) o se non sta bene. Un buon accorgimento è quello di posizionare la cuccia o comunque il luogo dove il cane riposa lontano da dove i ragazzi di casa sono soliti giocare. Infine, i bambini, a causa dei loro movimenti in un certo senso imprevedibili, non dovrebbero mai toccare da soli un cane che non sente o non vede bene e che potrebbe quindi spaventarsi e reagire prima di capire cosa sta succedendo.

Educazione al rispetto – I cani, come noi persone, hanno parti del corpo molto sensibili. Per quanto si sentano spesso storie di cani che accettano qualsiasi scherzo o dispetto da parte dei piccoli umani di casa, non è una situazione piacevole in cui trovarsi, né un buon insegnamento per il bambino. Sia per motivi di sicurezza, che per motivi puramente educativi, è importante insegnare ai più piccoli a non tirare orecchie o pelo del cane, arrampicarsi sul cane o fare al cane qualsiasi cosa che non permetteremmo loro di fare nei confronti di altri bambini.

Come interagire col cane – Molti bambini vorrebbero passare tutto il loro tempo col loro migliore amico peloso e possono trarre grande vantaggio da queste interazioni. È quindi importante guidare i più giovani verso attività sicure e piacevoli da svolgere insieme a Fido. Per esempio aiutare il bambino a insegnare semplici giochi al cane può essere un modo per permettere ai due di interfacciarsi in maniera positiva e sicura. Alcuni esempi sono salutare con la zampa, fare il morto o rotolare a comando.

Dare al cane la libertà di scegliere – È importante rendersi conto che i cani, come tutti gli esseri viventi, hanno bisogni e preferenze. Soprattutto, ci saranno momenti in cui il cane non vorrà giocare con i bambini, cosa che è fondamentale rispettare, sia per una questione di benessere dell’animale, sia per evitare incidenti. Se il cane si mostra titubante o inibito e in generale se non sceglie spontaneamente l’interazione (per esempio cerca di allontanarsi) è fondamentale permettergli di allontanarsi e fornirgli un’alterativa gradevole, per esempio un punto della casa dove sa che non verrà disturbato. Anche questo sarà un importante momento educative per il bambino, il quale imparerà che non tutti i cani desiderano giocare con loro e che non bisogna forzare la propria presenza all’animale.

Cat Language - ItalianIl mio cane vuole giocare con me? – Ma come capire se Fido vuole giocare, oppure preferisce essere lasciato solo? I cani non possono parlarci, invece comunicano con il loro corpo. Ma come noi a volte comunichiamo tra le righe, a volte anche loro possono lanciare segnali molto sottili, che possono essere di difficile comprensione. L’illustratrice Lili Chin ha creato dei dolcissimi disegni per aiutarci a comprendere il linguaggio dei cani: teniamo quindi d’occhio comportamenti quali evitare il nostro sguardo, leccarsi il naso, sbadigliare, annusare per terra o grattarsi, che indicano che il cane non è a suo agio. I cani che chiedono di giocare invece si “inchinano” e si stiracchiano per indicare le loro intenzioni. Un altro piccolo trucco è quello di interrompere l’interazione (che sia il gioco o le coccole) e permettere al cane di allontanarsi, se vuole. Un cane che, invece di allontanarsi, cerca di continuare l’attività, magari portandoci la pallina o avvicinandosi e dandoci un colpetto col muso, vuole farci capire che gradisce quello che stiamo facendo.

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