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Cane anziano? I sette consigli per farlo vivere meglio e felice

“Troppo spesso vediamo persone arrabbiate che sgridano i propri cani perché non hanno fatto ciò che devono. E troppo spesso nel mondo della cinofilia si è detto che dobbiamo essere l’alfa per dominare i nostri cani”. Oggi il modo di educare gli amici a quattro zampe è cambiato. A spiegarlo ad Affaritaliani.it è  Alice Zelaschi, educatrice cinofila formata alla scuola “Think Dog”. Dal 2012 è presidente e co-fondatrice dell’associazione sportivo-dilettantistica “4 Zampe Arcobaleno”, che ha sede a Entratico, ma è attiva nelle provincie di Bergamo, Brescia e Milano, anche con lezioni a domicilio. 

Da qualche anno le teorie sull’educazione dei cani sono state ribaltate: “I modi sono completamente diversi. Se ci pensiamo, anche l’educazione con i bambini è cambiata. Quanti di noi non vorrebbero ottenere risultati maggiori con il proprio cane evitandosi un’arrabbiatura e anzi facendosi una bella risata? Appena si sentono a loro agio, le persone cambiano atteggiamento e adottano modalità positive, ancor più quando si tratta di ridere, riallacciandosi alla propria parte bambina e spensierata”.

Questa la filosofia alla base del corso di “Yoga della risata col proprio cane”, che si terrà domenica 20 settembre a Entratico.  Come è nata l’idea?

“Ridere ci fa stare bene e dovremmo imparare a ridere più spesso: in alcuni Paesi lo si fa anche per sdrammatizzare delle situazioni molto difficili. Perciò con Sara Cortesi, insegnante di yoga della risata, abbiamo deciso di unire questa meravigliosa disciplina alle attività cinofile”.

L’aspetto psicologico della relazione con l’animale è diventato sempre più importante negli ultimi anni. Come si definisce questa disciplina e in che cosa consiste esattamente?

“Si parla di metodo cognitivo – zooantropologico: si considera che l’animale, in questo caso il cane, abbia una mente pensante, delle emozioni e delle capacità sociali, emotive e intellettive complesse. L’animale non è più un mezzo di sussistenza, ma un soggetto con cui si instaurano relazioni più o meno complesse e profonde. Si parla anche di etologia relazionale, che considera emozioni, empatia e interazioni tra animali e uomo fondamentali. L’uomo osserva e può intervenire nel complesso mondo delle relazioni con gli animali, ma con estremo rispetto e senza la presunzione di saperne di più: interviene da umile spettatore che vuol far parte della scena senza volersi prendere il ruolo principale”.

Come un’educatrice cinofila può aiutare a migliorare la relazione col proprio cane?

“L’educatore cinofilo ha il ruolo di intermediario: mette in comunicazione il cane e la persona, trasmettendo competenze, abilità e conoscenze affinché la persona le possa poi utilizzare in autonomia. Quello che mi piace del mio lavoro è che le persone evolvono spontaneamente, una volta capiti i punti da modificare. E’ un po’ come dare l’avvio al motore. Mi piace anche che il cane apprenda come comportarsi e perciò diventi il più autonomo possibile. Questo non vuol dire sguinzagliarlo per la città e mandarlo in giro da solo, ma avere un cane che sa prendere delle decisioni: mangiare o non mangiare cibo da terra, per esempio, oppure cercare un confronto con un altro cane oppure no. Noi ci saremo sempre per lui in caso di necessità, ma non dobbiamo stare tutto il tempo a dirgli che cosa fare. Una volta che l’individuo sarà “adulto” (nel vero senso della parola) potremo rilassarci e goderci il nostro cane, permettendogli anche di insegnarci qualcosa. Perché, credetemi, ogni cane piccolo o grande che sia ci può insegnare qualcosa”.

Quali aspetti della relazione vengono presi in considerazione?

“Viene considerata la relazione nella sua interezza, anche con i vari membri della famiglia: tempo trascorso insieme, passeggiate, giochi, attività, ruoli, modalità comunicative verbali e non verbali. Spesso quello che succede è che cambiando piccole modalità, come posture e toni della voce, avviene un grande cambiamento in poco tempo perché il cane comincia a comprenderci. A volte è difficile capire quello che vogliamo, soprattutto quando non parliamo lo stesso linguaggio, ma possiamo imparare a farlo. E’ importante considerare anche la ‘vita sociale’ del nostro cane con i suoi simili: capire come comunicano gli animali tra loro ci permette di fare un passo avanti nella relazione”.

Nel caso di lezioni individuali quanti incontri sono consigliabili?

“E’ sempre tutto variabile in funzione del cane e della situazione. Un minimo di 5 incontri sono la base, 10 sono già più completi. Gli incontri avvengono settimanalmente, è importante che le persone in settimana svolgano costantemente le attività viste a lezione, così che alla lezione successive siano pronte per andare avanti e procedere più velocemente”.

Si dà molta attenzione all’educazione del cane quando è cucciolo. Come cambiano invece il rapporto e le esigenze del cane nel corso degli anni?

“Prendere un cane da cucciolo e educarlo fin da subito è molto vantaggioso per evitare una serie di eventuali problematiche che si potrebbero presentare in futuro, ma anche per imparare a conoscerlo e capirlo. I cani adulti hanno molte esigenze che spesso vengono lasciate da parte perché “ormai sono così”: c’è purtroppo l’idea, data dalla cinofilia di una volta, che il cane adulto non possa essere più educato. Ma la mente del cane, come la nostra, apprende per tutta la vita. I cani cambiano quando gli diamo l’opportunità di cambiare. A qualsiasi età hanno bisogno di giocare, uscire di casa per la passeggiata, passare del tempo con la famiglia umana, fare attività diverse. Percorrere sempre la stessa strada è noioso anche per loro: questa è la ragione per cui molti cani adulti cadono in schemi fissi, a causa dell’eccessiva routine”.

Cibo industriale, dieta Barf, cucina casalinga, paleo: come orientarsi tra le numerose possibilità di alimentazione per il proprio animale?

“Premetto che non sono una nutrizionista: quello che dico sono idee personali che derivano da studi e approfondimenti di alimentazione presi da veterinari, nutrizionisti e esperti nonché da esperienza personale con i miei cani e i cani dei clienti. Sono molte le diete consigliate. Non penso ci sia un’unica soluzione possibile o una cosa giusta o sbagliata, penso che ognuno debba regolarsi in funzione della propria vita, del cane e delle sue idee personali. Molti cani migliorano emotivamente cambiando l’alimentazione perché, come per noi, è una sfera molto importante della nostra vita. Io limito il più possibile (1/2 volte a settimana) l’uso di alimenti industriali e faccio lo stesso per quello che riguarda la mia alimentazione. Quello che consiglio è: prima di prendere qualunque decisione, informatevi da molte fonti diverse perché ne va della salute fisica e psicologica del vostro cane”.

INFO:  Alice 349/4279439; [email protected]

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