Cani abbandonati: cosa fare e come intervenire

Come ogni anno, all’avvicinarsi delle vacanze estive, aumentano gli abbandoni di cani e gatti, nonostante abbandonare il proprio animale, oltre che un atto crudele, è anche vietato dalla nostra Legge: il nostro Codice Penale all’articolo 727 stabilisce che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro“.

Cani Abbandonati: istruzioni per l’uso

Se vi trovate di fronte all’abbandono di un animale questi sono i passaggi che dovete attuare per la tutela del quattrozampe:

  • prendete il numero di targa della macchina che ha abbandonato il cane;
  • fotografate il momento dell’abbandono; 
  • chiamate la Polizia Stradale se siete in autostrada, la Polizia Locale se vi trovate su territorio comunale, i Vigili del Fuoco se notate che l’animale è in una situazione di pericolo, o i carabinieri per spiegargli l’accaduto;
  • cercate di tranquillizzare l’animale, dandogli acqua e tenendolo vicino a voi fino all’arrivo dei carabinieri

Cani abbandonati: come riconoscerli 

Quando si trova un cane occorrerà essere sicuri che si tratti di un cane abbandonato, sopratutto se si tratta di cane appena abbondato e che non mostra i chiari sintomi di denutrizione e incuria.
Per riconoscere un cane abbandonato, che non va confuso con il “cane di quartiere” è importante osservarlo bene:

Difatti un cane abbandonato mostra delle caratteristiche inequivocabili:

  • è senza collare e senza microchip di riconoscimento;
  • appare spaventato, sperduto e si muove a scatti, indeciso su quale direzione prendere;
  • correrà dietro alle macchine che passano;
  • avrà un’aria triste e sarà molto assetato e affamato.

Cani abbandonati e cani di quartiere differenze

Il cane di quartiere è a tutti gli effetti un cane randagio, adottato dagli abitanti di una determinata zona o quartiere che si occupano di lui.

Un cane randagio può diventare cane di quartiere solo dopo aver seguito un percorso preciso, che varia da Regione a Regione ma che presenta degli elementi standard:

  • Deve essere condotto presso il canile sanitario, dove deve essere dichiarato clinicamente sano.
  • Deve essere vaccinato contro le malattie più comuni e sterilizzato chirurgicamente.
  • Deve essere iscritto all’anagrafe canina e microchippato a nome del Comune di appartenenza.

Al momento del formale riconoscimento, nonostante le spese siano a carico del Servizio Sanitario, verrà nominato un volontario che si occuperà dell’animale e lo stesso verrà reinserito sul territorio.

Che cosa fare se trovate un cane abbandonato

Qualche consiglio utile se trovate un cane:

  • cane impaurito con pelo irto e denti digrignati: non avvicinarsi e aspettare che arrivino le autorità competenti per non rischiare di essere attaccati dal cane;
  • cane socievole che si lascia avvicinare: dare acqua e cibo con l’obiettivo di stabilire un primo contatto e aspettare l’arrivo delle Autorità competenti;
  • cane incidentato: non somministrargli alcun farmaco, né cibo, né acqua e portatelo subito dal veterinario se le Autorità non intervengono in un breve lasso di tempo;

In nessun modo il cane può essere portato a casa senza aver prima chiamato le Competenti Autorità e senza che le stesse abbiano verificato la presenza del microchip; nel caso vogliate adottare il cucciolo dovrete chiamare le Autorità, le Asl competenti o le Associazioni di volontariato del territorio, le quali condurranno il cane in un canile sanitario e controlleranno che non ci siano denunce di smarrimento del cane da parte dei padroni. Dopo i controlli e passato un tempo di circa 10 giorni, si potrà decidere di adottare l’animale e, seguendo liter di una normale adozione, di portarlo a casa propria.

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