Tragedia sfiorata, giovedì sera, lungo l’argine destro del fiume Adige sui prati che affiancano la pista ciclabile di Grumo. Verso le 20.30, una donna non più giovane del paese (T. S. che abita a due passi dal fiume) sta compiendo la solita passeggiata serale con il suo fedele cagnolino Ciuffo al guinzaglio e viene d’improvviso aggredita dai tre cani pitbull del suo vicino di casa. Le tre bestie non erano custodite e si sono avventate sul piccolo Ciuffo, un vispo cagnetto di tre anni che pesava appena cinque chili; il cane, nel tentativo di fuggire, ha strattonato il guinzaglio provocando la caduta a terra della donna. 

Mentre i pitbull, dopo essersi avventati ferocemente sul cagnolino, si dileguavano nel buio e la donna rimaneva a terra tramortita, Ciuffo, tutto sanguinante, riusciva a tornare a casa da solo impigliandosi però con il guinzaglio nel portoncino d’ingresso. Il marito di lei, allertato dai gemiti strazianti di Ciuffo, è sceso a recuperare il cane mentre la donna si era ripresa e aveva raggiunto a fatica la propria abitazione. Allertata una delle due figlie, che abita nella casa di fronte, il padre si precipitava alla clinica veterinaria Zoolife di Mezzolombardo nel disperato tentativo di salvare il cagnolino, al quale la moglie era tanto affezionata. Però, per Ciuffo, non c’era più nulla da fare, malgrado l’intervento chirurgico al quale era stato immediatamente sottoposto. Poi, assieme alle due figlie, ha trasportato la moglie al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara, dove i sanitari hanno diagnosticato alla donna alcune contusioni e uno stato confusionale, prescrivendole una prognosi di dieci giorni e una terapia di tranquillanti. 

«Mia madre non si è più ripresa ed è ancora fortemente scossa – racconta una delle due figlie – e per lei deve essere stato traumatico vedersi piombare addosso quelle tre bestie inferocite, che hanno poi martoriato il suo cagnolino». Possibile che i tre cani fossero stati lasciati liberi di scorrazzare senza guinzaglio? «Chiedetelo ai nostri vicini. Più volte abbiamo invitato il proprietario a non lasciarli in libertà e incustoditi, ma non ha mai ascoltato le nostre raccomandazioni». E il proprietario dei pitbull, che vi ha detto? «Non si è fatto sentire e noi non l’abbiamo nemmeno cercato. Probabilmente ha visto il nostro cagnolino tornare a casa da solo tutto sporco di sangue e forse ha immaginato quel che è successo. Dopo tre ore dall’accaduto mi ha inviato un messaggio sul telefonino per chiedermi come sta il cane e gli abbiamo risposto che Ciuffo non c’è più».
Il proprietario, che abita nella casa accanto a quella della signora aggredita, non si è fatto vivo ed ha inviato un altro messaggio, nel primo pomeriggio di ieri, per chiedere alla figlia come sta la madre. Oggi la donna si recherà dai carabinieri di San Michele per querelare il suo vicino di casa, mentre una delle due figlie, che è sposata con una bimba di un anno e mezzo, si chiede terrorizzata: «E, se al posto di Ciuffo, ci fosse stata la mia bambina?».

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