Oggi Wink è un Jack Russell Terrier felice, amato da tutta la comunità dove vive. Ama il suono del pianoforte, girare in macchina, mangiare la torta di mele e prendere il sole in giardino. E grazie al suo inusuale occhiolino, sogna di diventare anche una star del web

Ha dimostrato una grande prestanza muscolare, una mattina, saltando la recinzione di un metro e mezzo che circonda il suo cortile. E quando la sua miglior amica, Kim Smith, se ne è accorta, è andata fuori di testa. Ma l’ha trovato in pochi minuti, a pochi isolati di distanza: Wink era seduto alla scrivania dell’ufficio di un geometra sulla piazza del paese – Raymond, nello Stato di Washington -, per guardare dalla finestra le macchine che passavano. 

«Tutti in città sanno chi è Wink – racconta Kim -. E’ piuttosto una celebrità». E pensare che due e mezzo di anni fa si trovava in un ospedale veterinario a Semmes, in Alabama, in bilico fra la vita e la morte. Aveva appena tre mesi ma qualcuno aveva deciso di prenderlo a mazzate in testa. 

I colpi hanno schiacciato le sue ossa facciali, spostato la mandibola e fatto uscire l’occhio sinistro dall’orbita. Anche le sue vie respiratorie erano state compromesse e riusciva a malapena a respirare. «I veterinari hanno detto che è stata una questione di millimetri se il suo cervello non si è danneggiato. E’ un miracolo che sia ancora vivo». 

Per adottarlo, la sua nuova amica umana ha percorso oltre trecento chilometri. «Quando ho visto la sua foto su un sito di adozioni il suo sguardo mi è stato subito famigliare. E’ difficile da spiegare ma ho sentito che aveva bisogno di me»». E così ha fatto, nonostante le esigenze particolari del cucciolo, ormai senza un occhio e ancora bisognoso di cure mediche. 

Ma le cose «non sono andate subito bene». Il resto della famiglia era altamente preoccupato per le condizioni di Wink: hanno fatto una donazione al rifugio che lo aveva in cura e sono tornati a casa senza cane. Ma la donna non voleva abbandonarlo, e ha deciso di adottarlo a distanza, avviando per lui una raccolta fondi su GoFundMe e promuovendo vendite di beneficenza di t-shirt e bigiotteria, con cui ha raccolto oltre 14 mila dollari. 

Ma la battaglia di Wink non era ancora finita: nei dodici mesi successivi è stato sottoposto ad altri sei interventi chirurgici e all’impianto di uno stent nella cavità nasale. E non tutto è andato per il meglio. I veterinari erano sul punto di praticargli l’eutanasia. Ma Kim non ha mai smesso di sperare, facendo tutto quello che le era possibile per curarlo e trovare i fondi necessari.  

Un impegno che ha dato i suoi frutti. Wink oggi è un cane nuovo, anche se porta addosso tutti i segni e le cicatrici di questi anni passati in ospedale. ««Lui è un sopravvissuto. E le vittime di abuso non sono sempre così fortunate»», dice Kim. E ora per lui ha grandi progetti, come quello di portarlo nelle scuole per mandare un messaggio positivo ai bambini: per aiutarli nell’impresa, c’è il sito internet www.winkswish.org

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