L’uccisione con modalità barbare di un cane, la cui carcassa è stata rinvenuta nel parco di Montalto Uffugo, costituisce un atto immorale e vergognoso, che offende la sensibilità dei cittadini e inquina l’immagine della nostra città.
Infatti maltrattamenti e uccisioni di cani sono pratiche del tutto estranee alla cultura dei montaltesi, il sindaco e l’amministrazione comunale vogliono fare chiarezza sull’accaduto.
Orrore nelle montagne di Montalto, trovato un cane impiccato
Nel frattempo il comando di polizia municipale, di concerto con l’Asp veterinaria di Cosenza, hanno provveduto alla rimozione ed alla composizione della carcassa del povero cane, vittima di tanta infamia.
Si confida che le indagini, che l’ago penale vorrà portare avanti, possano condurre alla individuazione del responsabile o dei responsabili, che dovranno essere perseguiti duramente.
Il sindaco e l’Amministrazione esprimono profondo sdegno nei confronti degli incivili che hanno posto in atto tale orribile gesto e si riservano di costituirsi parte civile nel processo penale che dovesse essere promosso nei confronti dei soggetti che dovessero essere individuati quali responsabili di tale atto orribile.
Tra l’altro la stranezza del fatto è che il cane in questione sembra essere un cane da caccia e non un randagio. Di solito sono proprio i cani randagi, che non hanno un padrone che vigili su di loro, ad essere vittime di pratiche incivili come maltrattamenti, torture, uccisioni, avvelenamenti.
Per tali motivi, a tutela dei randagi, oltre alle azioni già intraprese nella prevenzione e lotta al fenomeno del randagismo, da parte dell’assessore al ramo – assessore Livia Puntillo – e della responsabile del settore randagismo – comandante polizia municipale Dora Filosa -, di concerto anche con l’Asp di Cosenza, il comune di Montalto Uffugo (sebbene sopporti il peso economico della cattura, cure e mantenimento dei randagi, cercando di intervenire tempestivamente ogni volta che arrivano segnalazioni dei cittadini) ha in più occasioni richiesto una fattiva e concreta collaborazione delle associazioni culturali ed animaliste del territorio finalizzata oltre che alle segnalazioni dei randagi, anche a favorire la loro collocazione nelle famiglie che abbiano a cuore le sorti di tali innocenti animali.
Livia Puntillo
Una tale collaborazione porterebbe giovamento ai cani che finalmente verrebbero tirati fuori da canili e dalla strada, assicurando loro quell’affetto di cui hanno bisogno di godere.
Tale richiesta di collaborazione delle associazioni, ma anche dei cittadini, che sino ad oggi purtroppo è stata pressocchè inascoltata, aiuterebbe di certo tali poveri animali, ma sarebbe di aiuto anche al Comune che ha difficoltà a sostenere le spese di cattura e mantenimento dei randagi, ma ha anche difficoltà a reperire i canili sanitari e rifugio ove ospitarli.
Infatti le strutture e gli operatori del settore negli ultimi periodi sono quasi tutte in sovraffollamento e di conseguenza gli ingressi nei canili diventano più difficoltosi, anzi limitati soltanto alle emergenze ed urgenze inerenti a cani vittime di sinistri stradali, aggressivi e/o morsicatori.
Nonostante tutte queste difficoltà logistiche e finanziarie l’impegno dell’amministrazione comunale continua ad essere costante.
La lotta al randagismo costituisce attività programmatica del comune di Montalto Uffugo, tant’è che sono infatti in via di definizione due regolamenti che prevedono rispettivamente una normativa interna sulla tutela degli animali domestici e uno nello specifico sulla prevenzione e lotta al randagismo- saranno previsti controlli più serrati ed incisivi da parte delle autorità comunali e delle associazioni che vorranno collaborare, finalizzate sia a contrastare e ridurre il fenomeno del randagismo sul territorio anche mediante il censimento della popolazione canina e la programmazione di linee di intervento, di concerto con asp veterinaria, per attuare un piano di sterilizzazione ed adozione.
