Firenze, 2 agosto 2017 – 10:28

Fino a 900 euro di sanzioni per gli animali molesti (non solo Fido). Il sindaco: «Vogliamo solo punire chi non ha rispetto per la quiete pubblica»

Cane che abbaia non morde… ma disturba la quiete. Il Consiglio comunale di Impruneta, nei giorni scorsi, ha approvato un regolamento «per la tutela ed il benessere degli animali e della loro convivenza con i cittadini» che è destinato a scatenare polemiche tra gli animalisti (e non solo): si tratta di una serie di norme, già ribattezzate «anti-abbaio» e «anti-cinguettio», che prevedono multe salatissime per tutti quei padroni di cani e uccelli che non le rispetteranno. Il testo del nuovo codice parla chiaro: «I proprietari di cani che lasciano i loro animali abbaiare, guaire o ululare sono soggetti a sanzione, come pure chi custodisce volatili che disturbino la quiete pubblica. In tutti questi casi le multe vanno da un minimo di 25 a un massimo di 900 euro». Dunque, se vivete all’Impruneta o volete semplicemente andarci a fare una gita fuori porta state attenti che i vostri Fido o Titti (il mitico canarino costantemente inseguito da Gatto Silvestro) tengano ben chiuso il muso o il becco altrimenti vi sarà consegnata una salatissima multa dalla polizia municipale.

Il sindaco: «Non è una guerra agli animali»

Certo, impedire ad un animale di esprimersi e di comunicare potrebbe rappresentare una violenza o un maltrattamento, «ma sentire un cane che abbaia per 12 ore consecutive o un pappagallino che canta dal mattino alla sera è comunque una mancanza di rispetto verso chi non ha animali e vuole riposare», spiega il sindaco Alessio Calamandrei. Che sottolinea anche: «La nostra non è una guerra a chi ha cani, gatti e uccelli, ma Impruneta non è fatta solo di villette isolate e in mezzo ai vigneti, ma anche di condomini. E in un condominio bisogna tenere conto delle esigenze di tutti». È pur vero che la legge è comunque dalla parte dei cani. «Abbaiare è un diritto dei nostri amici a quattro zampe», stabilisce la Cassazione, tutelando «il diritto di abbaiare» perché, di fatto, «in questo modo i cani svolgono una funzione di guardia e di sicurezza sul territorio in cui risiedono».

Gli altri obblighi

Il nuovo regolamento licenziato dal Comune di Impruneta non disciplina solo i guaiti e i cinguettii ma prevede contravvenzioni a chi dà da mangiare a colombi, oche ed anatre che vivono su aree pubbliche e lungo i percorsi d’acqua, e obbliga coloro che portano a passeggio Fuffi a raccogliere le deiezioni e a «neutralizzare» le pipì «che non devono essere fatte in corrispondenza di abitazioni e negozi. Per questi ultimi casi – conclude il sindaco Calamandrei – le sanzioni sono raddoppiate così come se il cane fa i propri bisogni sui percorsi pedonali e nei vialetti dei giardini».

2 agosto 2017 | 10:28

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