I primi sintomi di malessere la sera del 9 ottobre. «Eravamo a viale Jonio quando ha iniziato a vomitare – racconta Elia Cevoli, la padrona di Ziggy (come l’alter ego di David Bowie), meticcio incrociato con un pastore tedesco morto dopo la consueta passeggiata pomeridiana nell’area cani dei giardini di piazza Vittorio – . Era una sostanza bianca, farinosa…». La proprietaria, spaventata, chiede aiuto: due signore le consigliano di portare l’animale nella vicina clinica veterinaria di viale Etiopia. «Ero talmente in ansia che durante il tragitto – ricorda Cevoli – ho anche tamponato. Ziggy stava male, i bambini gridavano». Il cucciolo arriva nella struttura privata in condizioni critiche, «ma nessuno mi ha detto che rischiava la vita – sottolinea Cevoli – . Se l’avessi immaginato non lo avrei mai lasciato lì… Ho sempre avuto cani da quando avevo quattro anni e se ne sono andati tutti tra le mie braccia». Ziggy non supera la notte. La diagnosi è «intossicazione da barbiturici o sedativi». Per accertare il tipo esatto di sostanza letale ingerita sarebbe stata necessaria l’autopsia: «L’avrei dovuta richiedere privatamente – spiega Cevoli – , mi sarebbe costata 800 euro».

I residenti dell’Esquilino: «Flash mob contro il degrado»

La proprietaria del meticcio, che abita all’Esquilino ed è solita frequentare il parco, crede che possa aver ingoiato dello stupefacente, nascosto o smarrito da uno dei pusher che si aggirano nel parco. «Ziggy era sempre nell’area cani – rivela – si allontanava soltanto per fare i bisogni». È stato così il giorno in cui si è sentito male. «Ho saputo che altri due cani – racconta Cevoli – sono rimasti intossicati nello stesso modo, ma sono riusciti a salvarli… Non mi perdonerò mai di essere arrivata tardi. Ziggy lo avevo preso al canile di Aprilia, era giocoso e pieno di vita… Non so se riuscirò ad adottarne un altro, che vita farebbe? Sempre chiuso o al guinzaglio per paura di quello che potrebbe ingerire?». La notizia rimbalza sulla pagina Facebook di un gruppo di residenti che sembrano confermare la pista della droga. Oltre alla presenza di siringhe nei giardini di piazza Vittorio, denunciano la presenza di spacciatori che, per muoversi con più disinvoltura nell’oscurità, arrivano a manomettere la centralina elettrica dell’Acea. Per protestare contro degrado e insicurezza, stanno pensando di organizzare un flash mob. Temono non solo per gli animali, ma anche per i molti bambini che si ritrovano nell’area giochi. «E se a trovare la bustina fosse stato uno dei nostri figli?» è l’ipotesi inquietante che tormenta gli adulti. Cevoli, come molti degli abitanti dell’Esquilino, si è rivolta ai carabinieri: «Volevo sporgere denuncia – dice – ma si sono limitati a raccogliere la segnalazione. Alle mie richieste di intervento hanno risposto che, anche se li arrestano, dopo qualche giorno i pusher sono di nuovo fuori».

Il comitato: «Le forze dell’ordine facciano un giro a piedi»

Il comitato piazza Vittorio partecipata, vicino alla padrona di Ziggy, chiede che gli investimenti per la riqualificazione del parco siano destinati alle reali priorità: la regolare manutenzione del verde, bagni pubblici decorosi e sorvegliati per evitare l’effetto «latrina a cielo aperto», il rispetto di regole condivise. E alle forze dell’ordine gli abitanti suggeriscono di non limitarsi a sorvegliare i giardini a bordo delle auto di pattuglia, ma di girare a piedi per «prevenire e contrastare reati e comportamenti illegali».

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