Lunedì, 16 Maggio 2016 15:01
L’Unione Europea riconosce l’eccezionalità degli interventi veterinari e finanzia il 50% delle spese sostenute dall’Italia per l’alta patogenicità in Veneto.
Il finanziamento- accordato dalla Commissione con vigenza 15 maggio 2016- andrà a sostegno del mercato delle uova da cova e carni di pollame, gravemente colpito dall’insorgere di un’influenza aviaria ad alta patogenicità (sottotipo H5N8) notificata dall’Italia nel dicembre del 2014.
Il focolaio era stato rilevato in un’azienda commerciale di tacchini maschi da ingrasso nel comune di Porto Viro in provincia di Rovigo. Vennero applicate misure veterinarie e di polizia sanitaria a livello unionale e nazionale fino al 16 febbraio 2015 in tutte le aziende tranne l’azienda di allevamento di tacchini maschi da ingrasso, che le ha applicate fino al 25 febbraio 2015. Le misure per contenere e sradicare il virus si sono ripercosse sugli operatori, i quali hanno subito perdite di reddito non ammissibili al contributo finanziario dell’Unione previsto dal regolamento (UE) n. 652/2014.
A gennaio di quest’anno, le autorità italiane hanno quindi fatto richiesta formale di partecipazione al finanziamento concesso per “misure eccezionali”, come consentito dal Regolamento (UE) n. 1308/2013. La partecipazione è stata accordata con il Regolamento 2016/760 nel limite del 50%. Solo i pagamenti che l’Italia versa ai beneficiari entro il 30 settembre 2016 saranno ammessi alla partecipazione finanziaria dell’Unione.
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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/760 DELLA COMMISSIONE del 13 maggio 2016 – relativo a misure eccezionali di sostegno nei settori delle uova e delle carni di pollame in Italia
