chiku copyServal puro o Serval ibrido, il caso di Chiku, involontario protagonista di una vicenda giudiziaria, non è affatto chiuso.

Sequestrato nel 2015, il caso giudiziario di Chiku resta di interesse per la Procura. Il processo si era concluso con una condanna al pagamento di 5.500 euro (pena sospesa) a carico del proprietario per detenzione illegittima di animale pericoloso. Nessun maltrattamento, ma- essendo stato giudicato dal Tribunale come Serval puro (e non come ibrido) – Chiku non poteva restare nella sua casa a Bolzano. L’ animale veniva quindi affidato al Centro WWF di Semponiano, in Toscana, dove è morto. La notizia del decesso è stata pubblicata dal quotidiano Alto Adige.

 «L’animale non era vecchio e non presentava particolari problematiche» spiega Marco Aloisi al quotidiano. «La sua morte, dunque, è un mistero anche per noi. In ogni caso tutte le informazioni sono in mano alla procura di Bolzano. L’autopsia che sarà eseguita dall’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana chiarirà le cause del decesso». Quando sarà effettuata? «Lo deciderà la Procura, noi per ora non possiamo dire nulla di più».

E’ sempre la stampa locale a riferire che, nei mesi scorsi nel centro di recupero non era stato autorizzato l’ingresso dei giornalisti per documentare le condizioni di vita Chiku e non erano mai state diffuse fotografie dell’habitat che ospitava il gattopardo. Inoltre, secondo la relazione del veterinario l’animale «fino alla morte non ha presentato alcuna sintomatologia clinica di patologie in atto risultando in buone condizioni fisiche con il mantello lucido e spiccata attività motoria».

L’anno scorso Chiku venne ritrovato dopo l’allontanamento da casa e l’aggressione mortale a un gatto. Ora la vicenda chiama di nuovo in causa la Procura, dopo una sentenza che fece discutere. Ci fu anche una mobilitazione perchè fosse lasciato nella sua abitazione, dove l’animale non era maltrattato. Il proprietario , che si era battuto in prima persona per continuare a detenere Chiku, era anche stato condannato a risarcire le due associazioni animaliste costituitesi parti civili, per 1.000 euro ciascuna, versando alle medesime anche 3.420 euro ciascuna per le spese degli avvocati.

Per il perito del tribunale è sicuramente un serval puro. Ma per il consulente della difesa, Michele Capasso, è un ibrido. In occasione del dibattimento in tribunale sul caso della custodia e del riaffido del gattopardo in aula era andato in scena uno scontro tra periti. I legali avevano anche ascoltato Mircea Pfleiderer. Fu lei  a sostenere come Chiku fosse inequivocabilmente un serval (un gattopardo) risalendo anche all’allevatore. Il proprietario, però, si è sempre difeso sostenendo la tesi dell’origine meticcia dell’animale. Un acquisto fatto in Germania per una cifra attorno ai 20 mila euro. Pfleiderer aveva tuttavia rilevato che le condizioni di vita di Chiku in casa erano buone e che “l’animale ancora oggi ha un atteggiamento delicato, non aggressivo (meno pericoloso di un cane cattivo) e abituato al contatto con le persone”.

La normativa italiana classifica il serval (Leptailurus serval- Famiglia Felidi) come un animale selvatico e pericoloso e ne vieta, pertanto, la detenzione ai privati.

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Nella foto Chiku durante il trasferimento

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