Pur di difendere il proprio cane ha agito d’istinto, senza pensarci due volte e senza prendere la minima precauzione: una mossa falsa che gli è costata la vita, visto che davanti a sé si è ritrovato un serpente velenosissimo. La vittima è un 24enne di Tamworth, a nord-ovest di Sydney, che sentendo il suo cane abbaiare è andato a controllare cosa stesse succedendo: vedendo che lottava contro un serpente che teneva in bocca è intervenuto per strapparglielo dalle fauci e uccidere il rettile. Le sue buone intenzioni, però, si sono rivelate disastrose: mentre tentava di afferrarlo, l’animale lo ha morso su un dito. Il ragazzo, di cui non è stata diffusa l’identità, è corso in casa a far vedere la ferita alla madre, che è riuscita a intrappolare il serpente in un vaso e ha portato immediatamente il figlio e l’animale in ospedale. Una corsa disperata e tragicamente inutile: il siero antiveleno iniettato dai medici non è bastato a salvare il ragazzo, che un’ora dopo il suo arrivo al pronto soccorso è morto.

Il “brown snake” (serpente marrone), il secondo rettile più velenoso al mondo e tra gli animali più letali in assoluto, è diffuso in Nuova Guinea e Australia e ha un’alta capacità di adattabilità, per cui lo si può trovare in diversi habitat: non solo nelle foreste e nei deserti, ma anche nelle vicinanze di grandi centri abitati. «Normalmente non è un animale aggressivo – dice Harley Jones, cacciatore professionista di serpenti – Attacca gli uomini solo se qualcuno tenta di prenderlo e si sente in pericolo: basta lasciarlo stare in pace e lui non attaccherà. Cercare di agguantare un serpente marrone è la cosa più sconsiderata che si possa fare».

In Australia ogni anno sono circa 300 le persone morse dai serpenti, ma i casi mortali rappresentano una piccola percentuale: dal 2011 a oggi le vittime sono state 18. «Un fattore fondamentale per salvarsi – dice Dan Rumsey, del Parco australiano dei rettili di Sydney – è la calma. Oltre a far pressione sulla parte ferita e a cercare velocemente un medico o un ospedale, è importantissimo restare calmi per rallentare la circolazione del sangue e quindi la diffusione del veleno nell’organismo: cadere nel panico e agitarsi non fa altro che peggiorare la situazione».

Domenica 14 Gennaio 2018, 15:47 – Ultimo aggiornamento: 16-01-2018 11:48
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