di Giorgia Piccolella

 Negli ultimi anni, probabilmente anche grazie alla presenza frequente  degli animali nei media e nella pubblicità che ha contribuito a diffondere i valori che possono trasmettere i nostri amici a quattro zampe all’interno della famiglia ,vi è stato un forte incremento di adozioni di animali da compagnia. Si stima che vi siano in Italia quasi 7 milioni di cani, circa 7,5 milioni di gatti, mentre gli altri piccoli mammiferi – tra cui conigli, furetti e roditori (criceti, cavie, cincillà e degu) – raggiungono quota 1,8 milioni.

È quanto emerge dalla decima edizione del  Rapporto Assalco-Zoomark  con il contributo di IRI Information Resources e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI).  E’ sempre più diffusa la consapevolezza che il legame unico che si viene a creare tra il padrone e il proprio cane, gatto o altri animali domestici cementa le relazioni sociali, migliora i livelli di stress, sviluppa empatia e altruismo e rafforza l’autostima. Adottare  un animale domestico non significa solo nutrirlo e dargli una cuccia ma anche passare del tempo e condividere delle esperienze con lui  e i  benefici sono davvero tanti: secondo uno studio dell’Università di Buffalo, la semplice presenza di cani o gatti  in casa è in grado di alleviare  tensioni e stress. Per i bambini non è soltanto un compagno di giochi, ma una fonte infinita di amore che responsabilizza il giovane padroncino: molti di loro sviluppano precocemente il senso di responsabilità, la compassione e l’empatia e  la loro presenza in casa può aiutare a fornire ai nostri figli un maggiore senso di sicurezza. Gli studi hanno anche dimostrato che gli animali domestici possono aiutare a calmare bambini iperattivi o eccessivamente aggressivi. Giocare con un animale domestico inoltre può anche essere una porta di apprendimento, stimolando l’immaginazione e la curiosità.  Senza contare  i vantaggi per la salute: la convivenza con un cane o un gatto (ma anche con altri animali domestici), rinforza il sistema immunitario dei più piccoli sia nei confronti dei soliti virus e batteri sia per quanto riguarda le più comuni forme di allergia e asma. È stato inoltre recentemente dimostrato quanto la presenza di un animale domestico possa influire positivamente in bambini con handicap fisici o psicologici, ad esempio nei bambini autistici. Si tratta della “Pet  Therapy ” che oggi viene applicata con successo a problematiche quali autismo e depressione, oltre a vedere molteplici applicazioni nel settore socio-assistenziale, dalle comunità di recupero alle case di riposo.    

Anche per gli adolescenti i vantaggi sono numerosi: Secondo recenti studi riguardo al fenomeno, i giovani che si prendono cura di un animale hanno relazioni più solide e riescono a inserirsi più facilmente nella vita delle loro comunità. Ed  oggi  anche la  possibilità di portare i propri cuccioli  in ufficio non è più così remota:  Sono stati realizzati degli studi sull’impatto che può avere la presenza di un animale domestico in luoghi di lavoro ed è emerso che un cagnolino od un gatto, ad esempio, tengono alto l’umore, portano ad una riduzione dello stress da lavoro, riducono il rischio di tensioni fra i colleghi e favoriscono il gioco di squadra, oltre a diminuire le assenze per malattia facendo addirittura aumentare il livello di produttività e il senso di attaccamento all’azienda da parte dei  dipendenti . Tutto  questo già accade nel campus del gruppo Nestlé di Assago (Milano) , nella sede milanese di Google e di quella di Nintendo Italia, oltre che di Purina, azienda che produce alimenti per animali. Ma a delle condizioni:   il proprietario deve presentare il certificato di buona salute del cane e possedere una polizza assicurativa che copra eventuali danni a terzi o cose causati dall’animale. I cani introdotti in azienda devono invece essere in regola con la normale profilassi vaccinale e antirabbica, possedere il regolare microchip ed essere registrati all’anagrafe canina. Di recente è stato concesso di portare il proprio cane  anche ai dipendenti degli  uffici dell’assessorato alla Cultura del Comune di Genova: «Migliora il clima tra colleghi». Tuttavia, mentre all’estero la possibilità di poter portare i propri cani in ufficio si sta diffondendo (negli Stati Uniti un’azienda su cinque è “pet-friendly”) in Italia esistono ancora numerose resistenze. Una grande  rivoluzione che necessita di pazienza e perseveranza, ma anche di  senso di responsabilità nel rispetto dei lavoratori ma anche dei nostri piccoli amici.

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