Nella città di Rende (Cosenza) era in corso una mostra canina. Gli animali sarebbero stati lasciati dal proprietario nel furgone, ma, a causa di un guasto del sistema di condizionamento del mezzo, sarebbero poi morti per asfissia. Sul posto si sono recati i veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale e i carabinieri. A portare i cani a Rende, in occasione della 21^ edizione dell’Expo internazionale, un handler rinomato, conosciuto in tutta Europa per la sua grande professionalità. Il furgone, pare per un guasto ad una delle due ventole del sistema di condizionamento, è diventato una trappola mortale per i cani custoditi all’interno e la maggior parte di questi, sono stati trovati senza vita. In poche ore molti di loro sono deceduti per soffocamento. La responsabile della mostra, la dott.ssa De Giovanni, ha voluto precisare che l’handler è un professionista conosciuto e apprezzato e che quanto accaduto, non ha nulla a che vedere neanche con l’organizzazione dell’Expo alla quale partecipano circa 2mila esemplari tra oggi e domani.
Il comunicato del Presidente ENCI Dino Muto- In merito ai noti fatti di Cosenza, “l’ENCI esprime profondo dolore per il decesso dei cani che avrebbero dovuto partecipare all’Esposizione. Ai proprietari e agli allevatori va il pensiero e la solidarietà dell’ENCI”. Il comunicato diffuso oggi informa che “l’Ente, primariamente attento al benessere degli animali, attraverso gli organi preposti si è attivato al fine di accertare, nei dovuti modi e per quanto di competenza, eventuali responsabilità individuali a fronte di quanto successo, nel rispetto delle persone coinvolte e in ossequio all’attività svolta dagli Organi Inquirenti”.
L’ENCI ha inoltre dato mandato ai propri legali di tutelare la propria immagine, quella dei soci collettivi riconosciuti e dei singoli associati “da eventuali e volgari strumentalizzazioni dei terribili fatti, peraltro accaduti lontano dall’evento cinofilo, volte a gettare discredito prima ancora che le Autorità competenti abbiano chiarito la dinamica degli eventi”.
