Martedì, 05 Aprile 2016 15:17

AnvurL’ANVUR ha svolto una prima analisi dei dati raccolti, ottenendo la prima immagine generale della didattica nelle Università italiane.
E la prima immagine generale è di un significativo divario tra aree scientifiche, aree territoriali, dimensione di ateneo, natura dell’ateneo, e tra i singoli atenei. Questa prima ricognizione dello stato dell’arte è stata presentata a marzo, nel corso di una conferenza, di cui l’Agenzia rende pubbliche le relazioni.  Sono stati raccolti e analizzati i dati relativi a tutti gli insegnamenti accademici, compresa la tipologia e il numero di ore e il tipo di docente che ha tenuto il corso, attraverso apposite schede messe a disposizione di famiglie, studenti e atenei.

L’obiettivo della ricongnizione è di costruire una banca dati affidabile sulla didattica erogata, che possa permettere al Ministero e agli Atenei di definire e migliorare le strategie e le politiche di qualità della didattica universitaria.

Il sistema AVA- E’ stato il DM 47/2013 a individuare i 23 indicatori e parametri utilizzabili dall’ANVUR per la valutazione delle attività formative (AVA). Gli indicatori permettono agli atenei di monitorare i propri corsi e valutarne punti di forza e debolezza ai fini del loro miglioramento e permettono all’ANVUR di monitorare le carriere degli studenti nei diversi corsi  e atenei.  Sono indicatori di valutazione:
– produttività, in termini di crediti conseguiti nel corso del primo anno di corso;
– abbandono (del Corso o del sistema universitario) tra I e II anno di corso e dopo N anni rispetto all’immatricolazione;
– prosecuzione e produttività, in termini passaggio ad anni successivi e di crediti conseguiti degli studenti;
– conseguimento del titolo (laureati regolari e il tempo medio di conseguimento del titolo): le scienze agrarie e veterinarie, riunite nell’area di raggruppamento del CUN, hanno una percentuale di regolarità del 23,6%, al primo posto ci sono le scienze mediche con una percentuale di laureati stabili del 57,5%, all’ultimo- sempre in base al criterio della regolarità -figurano le scienze giuridiche con una percentuale del 15,5%
– ritardo, inteso come iscrizione fuori corso (indicazione già ricavabile dagli indicatori su laureati in corso e abbandoni dopo N anni)

Gli indicatori così individuati dal Miur rientrano in un più ampio sistema di valutazione che ricomprende la soddisfazione dello studente sui singoli insegnamenti e sul corso intrapreso e gli esiti occupazionali. Nell’elaborazione e nello sviluppo del sistema AVA, l’ANVUR si ispira al rispetto di tre principi -autonomia, responsabilità e valutazione – che devono indirizzare il comportamento delle università.

Sulla base di questo quadro l’ANVUR svilupperà nei prossimi mesi ipotesi e strumenti di valutazione e, in vista dell’obiettivo, terrà una conferenza a Perugia l’8 aprile prossimo per formulare alcune proposte per ‘una nuova AVA” (Accreditamento, Valutazione Periodica e Autovalutazione). Le proposte saranno poi messe on line per la consueta verifica pubblica, in vista della loro adozione finale a partire dal 1 gennaio 2017.

Il sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento)

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