Venerdì, 11 Settembre 2015 08:32

anticorruzione nuova concussioneInsediati i tavoli tecnici contro la corruzione in Sanità. Il Ministro: “la battaglia è durissima”. Bevere: “Le Regioni responsabilizzeranno le Asl”.

“Mi aspetto molto dai tavoli tecnici che si sono insediati oggi – ha aggiunto il Ministro Beatrice Lorenzin– per portare a termine la missione che si sono date Agenas, Anac e Ministero della Salute”. Anche se “sulla rotazione degli incarichi e sulle nomine dei vertici delle aziende abbiamo fatto tutto quanto dovevamo, per combattere la corruzione e gli sprechi in sanità, Lorenzin dichiara che “la battaglia resta durissima e troveremo il modo di rafforzare i controlli, anche preventivi”.
I tavoli tecnici insediati oggi al Ministero della Salute -previsti nel protocollo Agenas/Anac– contribuiranno alla realizzazione di una sezione dedicata alla sanità all’interno del nuovo Piano Nazionale Anticorruzione .

“Nella legge Madia – prosegue la Lorenzin – abbiamo inserito le norme per selezionare in modo meritocratico e trasparente ai vertici delle aziende sanitarie manager indipendenti, che devono rispondere del loro operato in termini di risultato e obiettivi raggiunti. Stiamo procedendo per mettere in efficienza il sistema su tutto il territorio nazionale e combattere la corruzione . Dobbiamo recuperare le risorse che si perdono a causa della mala gestione e reinvestire ogni centesimo nei servizi per i cittadini. Per fare questo avevamo bisogno di dare impulso con nuove regole e un monitoraggio costante di tutte le attività e per questo ringrazio il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e tutti gli autorevoli componenti dei tavoli tecnici per il fondamentale contributo reso”.

“I tavoli di lavoro, dichiara Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, si occuperanno di cinque aspetti fondamentali: profilo del responsabile della prevenzione della corruzione in sanità e nomine; codice di comportamento sul tema del conflitto di interessi in sanità; acquisti in sanità; rotazione incarichi; rapporti contrattuali con il privato accreditato. Con il Ministro Lorenzin – prosegue Bevere – ci siamo preoccupati del fenomeno degli sprechi e della corruzione in sanità fin dall’elaborazione del Patto per salute e il lavoro che oggi rilanciamo serve a concludere nel più breve tempo possibile l’impegno di verificare che ogni risorsa economica destinata alla sanità sia investita in personale, tecnologie, strutture, servizi per i cittadini”.

Bevere ha ricordato i continui allarmi lanciati negli anni dalla Corte dei Conti, che ha sottolineato a più riprese l’enormità delle somme dilapidate in corruzione e sprechi, non possono più rimanere inascoltati. “Apriamo questa fase nuova -ha detto- perché quel tipo di allarme si trasformi in opera di prevenzione”.

“Le Regioni – conclude Bevere – saranno protagoniste nel processo di responsabilizzazione delle aziende sanitarie in tema di prevenzione della corruzione. Solo con una forte opera di prevenzione – conclude Bevere – possiamo eliminare quel paradosso che proprio a causa degli sprechi e della corruzione si verifica, e cioè che in certe regioni il cittadino spende di più per avere servizi peggiori”.

“L’Autorità Nazionale Anticorruzione crede fermamente nella collaborazione con il Ministero della Salute e l’Agenas. Si tratta di un’attività che impatta un settore importante della vita dei cittadini e merita, quindi, la massima attenzione – così Raffaele Cantone, Presidente dell’Anac; l’obiettivo è quello di introdurre i giusti anticorpi per prevenire episodi di corruzione e malagestione della cosa pubblica. Intervenendo su tre settori specifici – e cioè acquisti, rotazione degli incarichi e contratti con i privati – e stabilendo regole certe – conclude Cantone – è possibile, in prospettiva, invertire la tendenza ed avviare un processo finalmente virtuoso>.

“Il Patto per la Salute deve essere strumento di garanzia della sostenibilità e di eticità del sistema sanitario nazionale – commenta Lucia Borsellino, coordinatrice per Agenas dei lavori dell’attuazione del protocollo d’intesa. A ciò concorrono certamente la lotta agli sprechi e la diffusione della cultura della responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche in sanità. A questo obiettivo strategico da oggi rispondiamo col Protocollo d’intesa tra ANAC e AGENAS per l’individuazione e la sperimentazione di modelli integrati di controllo interno per la promozione di comportamenti virtuosi, appropriati e corretti in ambito sanitario come condizione per la prevenzione anche di eventuali fenomeni di corruzione che possono annidarsi in questo settore a svantaggio dei cittadini. I lavori del Tavolo congiunto MINISTERO DELLA SALUTE, ANAC, AGENAS, daranno impulso al raggiungimento di questo obiettivo, fornendo alle Regioni e al management delle aziende sanitarie tutti i possibili strumenti e modelli di riferimento per condividere un sistema di regole e procedure affinchè si rafforzi la trasparenza e la legalità all’interno dell’organizzazione sanitaria”. (fonte)

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