veterinarian working with a cowA che punto è il Piano annunciato dal Ministero per la riduzione degli antibiotici in allevamento? Il Sottosegretario Faraone ha risposto in Parlamento.
Per far fronte alle resistenze antimicrobiche, l’interrogazione dell’On Beatrice Brignone (Gruppo Misto) e dei firmatari sollecitava un piano “che non si limiti a generiche linee guida ma preveda obblighi precisi”. Rispondendole in Commissione Affari Sociali, ieri, il Sottosegretario Davide Faraone ha riferito il percorso avviato dal Ministero della Salute, soffermandosi sulla ricetta elettronica veterinaria, aspetto quest’ultimo che suscitato l’apprezzamento dell’interrogante.

Norma cogente per accelerare la digitalizzazione– “Risulta quanto mai necessaria- ha affermato-  la completa digitalizzazione della gestione dei medicinali veterinari (dalla distribuzione alla prescrizione da parte del veterinario fino alla somministrazione agli animali), attraverso l’introduzione della ricetta veterinaria elettronica. Ciò al fine di ottenere un quadro preciso del reale consumo degli antimicrobici, dettagliato anche per filiere produttive e categorie animali, migliorando, in tal modo, l’efficacia dei controlli ufficiali e l’appropriatezza delle misure adottate, garantendo un livello sempre più elevato di tutela della salute umana”. Secondo Faraone, la presenza “di una norma cogente circa l’obbligatorietà della ricetta elettronica ne accelererebbe la diffusione e, di conseguenza, una sua applicazione certa su tutto il territorio nazionale e se ne è avviato l’iter, in via di perfezionamento”.

Stato dell’arte della sperimentazione– Il processo di digitalizzazione è in atto dal 2013 con la sperimentazione «Tracciabilità del farmaco veterinario», che traccia le movimentazioni delle confezioni dei medicinali veterinari dal produttore al destinatario finale (allevatore, ambulatorio veterinario). Nel 2015, poi, dopo una preliminare fase di test necessaria per la validazione e «messa a punto» del sistema informativo e del processo operativo e organizzativo, è ufficialmente partita la sperimentazione «Ricetta elettronica».
“Ad oggi- ha spiegato- la ricetta elettronica è già in uso in 2 Regioni ed è prossima all’avvio in una terza. Da settembre è, inoltre, partita una fase di formazione che ha visto coinvolti oltre 100 professionisti (liberi professionisti e dipendenti pubblici) di altre 10 Regioni/P.A. Numerose, infatti, sono state le richieste di Regioni e P.A. di entrare a far parte di quella che oggi non può più considerarsi solo una semplice sperimentazione, ma una concreta e imprescindibile fase di semplificazione tecnologica”.

Promossa dai Veterinari della SIVAR- Faraone ha citato una consultazione avviata dalla SIVAR. La «ricetta elettronica» -ha detto- ” è risultata promossa a pieni voti: la ricetta elettronica risulta «positiva, inevitabile, necessaria ed urgente anche per rafforzare l’esclusiva titolarità del medico veterinario alla prescrizione e alla gestione del medicinale veterinario», a seguito di una consultazione promossa dalla Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito. Tale strumento, ha aggiunto, consente anche la riduzione degli adempimenti a carico delle imprese, in linea con gli obiettivi dell’Agenda per la Semplificazione 2015-2017″.

Impossibile escludere completamente l’uso di antimicrobici- Allo stato attuale, ha dichiarato il Sottosegretario, “non sembra fattibile una zootecnia moderna che escluda completamente l’uso di qualsiasi antimicrobico per trattamenti veterinari, mentre un buono stato di salute degli animali e un uso razionale e responsabile degli antimicrobici contribuirebbero a prevenire la diffusione della resistenza agli antimicrobici (Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 sulla resistenza agli antibiotici)”.

A che punto è il Piano? – Dettagliando tutte le attività intraprese dal Ministero della Salute dal 2012 ad oggi, Faraone ha concluso aggiornando sui lavori del Piano per la riduzione degli antibiotici sollecitato dall’interrogazione: “Esso è in fase di predisposizione da parte di un Gruppo di lavoro multi-disciplinare sull’antimicrobico-resistenza- ha spiegato. Il Piano si propone di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per contrastare il fenomeno dell’AMR a livello nazionale, regionale e locale, individuando obiettivi, azioni da intraprendere e indicatori di processo ed esito per il monitoraggio. Evidenziate inoltre tutte le attività ufficiali svolte dai Servizi Veterinari per il costante controllo sull’intera filiera distributiva e per l’uso corretto dei medicinali veterinari.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE

Ricetta elettronica, norma per obbligo entro prima metà 2017

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