FORLì. Prima sono caduti i suoi cani, poi dalle sponde insidiose del Canale emiliano romagnolo è scivolato lui, mentre cercava di capire se gli animali ce la stessero facendo oppure no e cosa potesse fare per salvarli. Così, quella che doveva essere una normale passeggiata serale in riva all’argine, per quanto la pericolosità dello stesso sia ribadita nei cartelli che si incontrano lungo il percorso, è costata la vita al 58enne forlivese Claudio Fabbri. La tragedia si è consumata ieri sera all’altezza dell’abitato di Villafranca, lungo la via Lughese, dove l’uomo viveva con la moglie e il figlio, proprio nel tentativo di salvare gli animali caduti in acqua. Ma quel che è peggio, al dramma ha assistito il figlio, che è stato però pronto e lucido ed è corso immediatamente a chiamare i soccorsi rivolgendosi alla prima casa che ha incontrato. L’allarme ai vicini è stato lanciato alle 18 circa proprio dal bambino di 10 anni che ha visto il padre cadere, poi annaspare nell’acqua e infine sparire nel nulla in quell’acqua melmosa e marrone.

La dinamica

La vittima, che il 13 agosto scorso aveva compiuto gli anni, stava facendo una passeggiata con il ragazzino e i due cani da caccia quando, all’improvviso, uno di questi è caduto nell’acqua inseguito subito dall’altro. Il primo animale è poi riuscito ad uscire ma l’altro continuava ad annaspare. A quel punto l’uomo si è sporto sull’argine, ma nel farlo si è sbilanciato ed è caduto nel corso d’acqua a sua volta. Inutili i tentativi di risalire, le sponde del canale sono lisce e inaffrontabili. Anche il tentativo di aggrapparsi al proprio cane è stato inutile e gli stivali da caccia alti fino al ginocchio purtroppo hanno fatto il resto, imbarcando acqua e spingendo così l’uomo sempre più a fondo impedendogli di riemergere e almeno galleggiare in attesa di aiuto.

Mobilitazione

Sul posto sono accorsi subito anche i Vigili del fuoco con il loro Nucleo sommozzatori per perlustrare il corso d’acqua alla ricerca dell’uomo che era scomparso ormai alla vista, nutrendo però ormai poche speranze di trovarlo ancora in vita. Anche l’elicottero del 118 proveniente da Ravenna, una volta giunto sul posto, ha dato il proprio contributo alle ricerche perlustrando dall’alto l’alveo del canale per una distanza di circa 700-800 metri lungo la direzione della corrente ma senza scorgere alcuna traccia del malcapitato, rimanendo a volteggiare per qualche tempo sul luogo della tragedia dove sono accorse altre due ambulanze, una delle quali con il medico a bordo. Anche i Carabinieri della locale Stazione hanno perlustrato le rive per provare a trovare qualche traccia.

Il ritrovamento

Dopo circa un’ora dalla caduta si è, purtroppo, confermata la previsione peggiore: il corpo dell’uomo è stato trovato a poco distanza dal luogo della caduta, ma purtroppo per lui non c’era più nulla da fare, l’acqua del canale gli aveva già tolto la vita.

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