Ieri mattina il gestore del Lido La Spiaggetta di Marina di Pisticci (Matera), Nicola Dal Monte, ha contattato gli operatori dell’Oasi WWF di Policoro: un bagnante aveva assistito alla deposizione di una tartaruga marina e sull’arenile erano evidenti le tracce lasciate dal rettile marino. Giunti sul posto, biologi e volontari dell’Oasi WWF (focal point del Progetto tartarughe marine dell’associazione) hanno dapprima recintato e messo in sicurezza l’area, e poi provveduto a esaminare il sito dove l’animale aveva presumibilmente deposto. Ed è arrivata la conferma: nella “fiasca di deposizione” sono state trovate circa 80-100 uova. Il nido è in sicurezza, sia come distanza dalla riva (al riparo da eventuali mareggiate) che come profondità: le prime uova sono a circa 27 centimetri dalla superficie. La schiusa avverrà tra circa 50-60 giorni dalla deposizione. La “staffetta” vincente è stata possibile grazie alla campagna di sensibilizzazione e informazione WWF sulle tartarughe marine che ha coinvolto gli stabilimenti balneari, divenuti “sentinelle delle spiagge”. Sarà il Comune di Pisticci a fornire una recinzione che permetterà ai volontari WWF di proteggere il nido e di svolgere l’attività di sensibilizzazione.

“La deposizione di Pisticci è una bellissima notizia che si aggiunge a quelle arrivate dalla Sicilia dove le tartarughe marine hanno inaugurato la stagione delle deposizioni” dichiara la presidente WWF Donatella Bianchi che aggiunge: “Ora i volontari del WWF monitoreranno e sprveglieranno il nido fino alla sua schiusa, spiegando ai tanti turisti che chiedono informazioni le fasi riproduttive della tartaruga e quanto è importante aiutare questi animali minacciati. Un’azione fondamentale per difendere questi straordinari rettili marini è lo stop alla plastica usa e getta: secondo gli esperti, infatti, nel Mediterraneo una tartaruga marina su due ha ingerito plastica”.

Progetto tartarughe marine WWF. Il monitoraggio messo in campo dal WWF questa estate coprirà i lidi di 7 regioni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Toscana, Veneto e Friuli con centinaia di attivisti. L’attività prevede anche la sorveglianza di eventuali tracce persino con i droni, grazie al  progetto Euroturtles – di cui il WWF Italia è partner – in Sicilia, Basilicata e Puglia. Lo scorso anno 152 volontari WWF hanno percorso a piedi tra i 1.500 e i 2.000 km di spiagge, in circa 1.700 km di monitoraggio, hanno trascorso sui nidi complessivamente più di 1.000 ore in attesa delle schiuse, e hanno accompagnato verso il mare circa 364 piccoli di tartaruga Caretta caretta.

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