Ara ambigua (foto Parco Natura Viva)

Dall’asino somalo al tapiro, dall’ara ambigua al bisonte europeo. L’inizio della stagione autunnale restituisce la conta più piacevole dell’anno al Parco Natura Viva di Bussolengo: quella dei piccoli nati durante la bella stagione. Tra mammiferi, uccelli e rettili, negli ultimi quattro mesi sono in totale 20 le specie che hanno accolto un nuovo componente.

Tra gli oltre 51 piccoli che compongono l’esercito dei nati nel 2016 al Parco Natura Viva, almeno 15 sono le uova schiuse con successo nella colonia dei fenicotteri rosa, otto sono i piccoli suricati che hanno raddoppiato il numero di esemplari ospitati al Parco, due le testuggini nell’area dedicata alle tartarughe europee e poi il primo piccolo potamocero d’Italia, un piccolo di gnu e un cercopiteco grigio-verde. Dall’Africa all’America, i nuovi arrivati hanno dato vita a nuove e giovani famiglie oppure ampliato quelle già esistenti.

Ecco la top five delle nascite più ‘particolari’. Asino somalo: Africa, criticamente minacciato d’estinzione. Le lunghe zampe ornate di cerchi neri degli asini somali fanno pensare alle zebre, ma si tratta di veri e propri asini selvatici africani. Il piccolo e i suoi genitori convivono con un gruppo di ammotraghi e sono inseriti nel programma di riproduzione europeo per le specie minacciate: sono gli ultimi asini selvatici esistenti al mondo e sopravvivono con meno di 200 esemplari tra le boscaglie aride e le praterie di Eritrea, Etiopia e Somalia.

Ara ambigua: Sud America, minacciato d’estinzione. Pappagallo ricoperto di sgargianti penne verdi, che si interrompono nell’azzurro dell’estremità delle penne e nel rosso della fronte. E’ il secondo cucciolo per una coppia della specie. Deforestazione e catture illegali hanno ridotto del 50% gli esemplari allo stato selvatico nelle ultime tre generazioni e il Parco Natura Viva è partner del progetto di conservazione in Costa Rica per la tutela di questa specie.

Tapiro: Sudamerica, vulnerabile d’estinzione. Ester è nata da mamma Irene dopo un lungo travaglio. Anche lei mamma per la seconda volta, alla fine ce l’ha fatta da sola e soprattutto nelle prime settimane, ha tenuto ben alla larga Rondel, il papà della piccola. Ora l’equilibrio familiare è stabile e la piccola alterna lunghe corse a giocosi bagni nel ruscello. Ribattezzato il ‘giardiniere della foresta’ per il suo ruolo di fertilizzante, le popolazioni di Tapiro si sono ridotte del 30% negli ultimi 30 anni a causa di deforestazione e bracconaggio.

Bisonte europeo: Europa, vulnerabile di estinzione. Mamma Lavinia ha partorito Julo in pieno pomeriggio di fronte agli occhi del pubblico, portando a cinque il numero dei suoi piccoli. Julo, come i suoi fratelli nati al Parco Natura Viva, verrà reintrodotto in natura sui Carpazi meridionali, in Romania, dove i bisonti europei sono considerati estinti dagli inizi del Novecento.

Clamidosauro: Australia, rischio minimo d’estinzione. Se allarmato, il clamide (una sorta di ‘mantella’) che solitamente ha ripiegato sul collo viene dispiegato a formare un collare che raggiunge i 25 centimetri di diametro. Non sputa veleno ma riesce a correre in posizione bipede: questo fa guadagnare ingiustamente a questo rettile australiano la fama di ‘dinosauro’. Il Clamidosauro non è una specie semplice da gestire e per la prima volta al Parco Natura Viva si sono schiuse con successo tre uova di questo rettile, appartenenti a due nidiate differenti. In Australia è una specie molto conosciuta, che trascorre il 90% del proprio tempo sugli alberi.

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