Anche i rettili sognano. Potrebbe sembrare irrilevante: è difficile che i loro sogni abbiano trame avvincenti per noi. La scoperta fatta in un laboratorio tedesco è invece importante, perché ci parla di come il sonno sia nato fra gli animali più primitivi. E di quale posto abbia nella nostra storia evolutiva questa funzione, il cui vero scopo resta ancora misterioso.
Finora il sonno a onde lente e quello Rem, in cui nascono i sogni, erano stati osservati solo nei mammiferi e negli uccelli. Forme di sonno più semplici sono state notate perfino nei vermi, ma senza le fasi Rem e a onde lente. All’Istituto Max Planck per la ricerca sul cervello, a Francoforte, hanno scoperto questo tipo di riposo anche in un rettile chiamato “dragone barbuto australiano”, un lucertolone lungo fino a 60 centimetri e allevato a volte a scopi ornamentali. La presenza del sonno Rem e dei movimenti rapidi degli occhi che lo accompagnano in animali antichi come i rettili sposta indietro la comparsa di questa funzione fino a 300-320 milioni di anni fa, scrivono i ricercatori nel loro studio su Science. A quest’epoca infatti risalirebbe l’antenato comune a lucertole, mammiferi e uccelli.
