Vorrei spendere due parole sulla sterilizzazione di cani e gatti: un argomento che mi sta molto a cuore, ma che forse suscita ancora un pò di ingiustificata diffidenza. Dal punto di vista chirurgico consiste nell’escissione dei testicoli (orchiectomia) nel maschio, e delle ovaie (ovariectomia) oppure di ovaie e utero (ovaroisterectomia) nella femmina.

E’ consigliabile intervenire intorno al primo anno di età, quando sia il cane che il gatto sono ormai maturi dal punto di vista organico, sessuale e quindi anche psicologico. in modo che non si rischi un arresto dello sviluppo fisico o psichico del cucciolo. Questo succede generalmente tra i 6 e i 12 mesi per i maschi e una volta concluso il primo calore per la femmina. Aspettare ulteriori cilcli o addirittura permettere una gravidanza prima della sterilizzazione è del tutto ingiustificato.

Una delle domande più frequenti è se il nostro piccolo amico tenderà ad ingrassare e diventerà “malinconico” dopo l’operazione. Per quanto riguarda l’aumento di peso, questo dipende molto dalle abitudini alimentari dell’animale. Alcune razze come il Labrador, il Golden Retriever, o – tra i gatti – il Siamese tendono ad ingrassare più facilmente, fenomeno che può però essere arginato con una corretta alimentazione. Naturalmente un cane o un gatto abituati a muoversi poco e con abitudini alimentari sbagliate, tenderanno con l’età ad ingrassare a prescindere dall’operazione.

tumore mammario nel cane

La sterilizzazione elimina solo i “comportamenti sessuali” cioè legati alla produzione di ormoni; il carattere e gli istinti, per esempio quello predatorio e quindi la tendenza al gioco nel gatto, rimarranno assolutamente invariati. Ma vediamo quali sono i comportamenti sessuali. Uno tipico dei gatti maschi è di marcare con spruzzi di urina il territorio; oppure la tendenza ad allontanarsi e scappare durante il periodo di estro delle femmine, per accoppiarsi. L’eliminazione di questi comportamenti porterà una serie di vantaggi, per esempio cesseranno le lotte con altri maschi per aggiudicarsi le femmine in calore del territorio. Queste scorribande inoltre sono la principale causa di contagio di particolari patologie croniche, quasi sempre letali, per i gatti come l’immunodeficienza(FIV) e la leucemia felina (FELV). Tra l’altro cessando le “fughe amorose” dei nostri piccoli amici diminuisce di molto il rischio che rimangano vittime di incidenti automobilistici, avvelenamenti,etc.

iperplasia mammaria nel gatto

Un’altro vantaggio, soprattutto per le femmine è la riduzione del rischio di insorgenza di patologie a base ormonale come gravidanza isterica, piometra e tumori a ovaie, utero e ghiandole mammarie, o ancora iperplasia mammaria soprattutto nelle gatte. 

Come dimenticare infine l’assedio al quale le femmine vengono sottoposte nel periodo del calore da parte dei maschi? Esistono molti altri motivi per i quali sarebbe opportuno sterilizzare sempre, ma basti pensare al randagismo, e a quanti cuccioli ogni stagione vengono “eliminati” appena nati, pratica ancora oggi in uso soprattutto nei confronti dei gattini. E se si pensa che una sola gatta, in natura, in sei anni può dar vita complessivamente a 70000 discendenti, si capisce l’entità del problema…

Uno delle obiezioni che spesso viene sollevata è il costo della sterilizzazione, che solitamente è un pò più alto per le femmine rispetto ai maschi e più per il cane che per i l gatto. Ma bisogna considerare che tutto sommato è una spesa che viene affrontata una sola volta nella vita del nostro piccolo amico. Un’altro problema, se vogliamo di natura più filosofica, è l’idea di “interferire con la natura”, tipo: “chi sono io per distruggere la vita sessuale del mio cane?”

Cominciamo col dire che il cane o il gatto più che avere una “vita sessuale” sono dotati di un istinto riproduttivo direttamente collegato alla secrezione di ormoni da parte delle ghiandole sessuali (gonadi). Una volta rimmosse queste ultime, con la sterilizzazione appunto, l’istinto sparisce e non rimane neanche il ricordo delle precedenti avventure amorose. Per intenderci quando pensiamo che dopo la castrazione il cane/gatto avrà “nostalgia” dell’accoppiamento, stiamo compiendo una inutile e dannosa operazione di antropomorfizzazione nei confronti del nostro amico pelosetto…

Per quanto riguarda la paventata “interferenza con la natura” a me sembra piuttosto un nascondersi dietro al dito: ci illudiamo di lasciar vivere gli animali liberi in una natura che ormai non esiste più. La prova di questo sono i cani e i gatti scheletrici e malandati che spesso vediamo gironzolare nelle nostre città. Inoltre bisogna considerare che “interferiamo con la natura” dal primo momento in cui forniamo del cibo al randagio di turno che ha attirato la nostra attenzione. Con questo semplice gesto stiamo modificando sensibilmente l’equazione della sua sopravvivenza: è ovvio che randagi alimentati dall’uomo avranno maggiori possibilità di vita, aumenterà la frequenza, il numero degli accoppiamenti ed anche la prole sopravviverà più facilmente ai primi mesi di vita.

Tutto questo potrebbe sembrare positivo, salvo poi considerare che l’aumento della popolazione, da un lato, e la mancanza di cure mediche di base (sverinaminazioni, antiparassitari e vaccinazioni) dall’altro; trasformano la vita dei poveri animali in una penosa lotta contro le malattie più comuni, i parassiti, il freddo e non ultima la fame.

Spesso mi chiedono cosa ne penso dei trattamenti ormonali per posticipare il calore. Senzaltro questa è un’ipotesi attuabile, ma vorrei sottolineare che l’utilizzo di questi farmaci per lunghi periodi è la principale causa di insorgenza di tumori. Qual’è la soluzione ?

Direi che l’intervento eticamente più accettabile è la sterilizzazione delle femmine ma anche dei maschi. Potremmo anzi definirlo un atto d’amore nei confronti dei nostri piccoli amici che sono dotati di mille qualità ma sicuramente non sono capaci di autogestire il proprio istinto riproduttivo…di questo dobbiamo assumerci noi la responsabilità.

Attenzione: questa rubrica ha carattere puramente divulgativo. Non può e non vuole in alcun modo sostituirsi alle visite ambulatoriali ne ai consigli del vostro veterinario di fiducia.

Dott.ssa Maria Concetta Cassata

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