Martedì, 22 Settembre 2015 12:27

eu dog cat allianceEu Dog & Cat Alliance ha passato in rassegna la legislazione nei 28 Stati Ue su cani e gatti coinvolti in attività commerciali. Lacune e difformità.

La EU Dog & Cat Alliance promuove iniziative legislative sulla tutela di cani e gatti oggetto di attività commerciali. Il tema è oggi materia di un dibattito, organizzato con The Parliament Magazine, che coinvolge, fra gli altri, l’eurodeputato italiano Nicola Caputo, Andrea Gavinelli, Responsabile dell’Unità Animal Welfare della Dg Sanco. Perno del dibattito è una ricognizione della legislazione in materia nei 28 Stati Membri-(Italia compresa) dove sono complessivamente stimati 61 milioni di cani e 66 milioni di gatti.

Lo slogan dell’Alleanza (50 organizzazioni aderenti in 17 Paesi Europei)è There’s currently little EU legislation to protect dogs and cats; l’obiettivo è l’armonizzazione della normativa a livello europeo, non solo per garantire il benessere di cani e gatti, ma anche nell’interesse della sanità pubblica, dei consumatori e del corretto funzionamento del mercato interno.

Aspetti critici- Ad oggi non esiste una disciplina europea sulla protezione di cani e gatti oggetto di attività commerciale, fatte salve le norme sul benessere al trasporto e sui requisiti sanitari per la movimentazione. Alcuni Stati Membri si sono dotati di una legislazione molto rigorosa, altri non ne hanno alcuna. L’identificazione e la registrazione anagrafica, ad esempio, è obbligatoria in 19 Stati dell’Unione (solo 2Paesi hanno reso obbligatoria l’identificazione anche del gatto), un numero destinato a salire a 23 quando, nel 2016, Irlanda, Latvia e Lituania faranno entrare in vigore l’obbligo.
Alcuni Stati hanno un data base anagrafico per i cani solamente, altri- la maggioranza- non sono collegati a un data base europeo, pregiudicando la piena tracciabilità delle movimentazioni
Quasi tutti gli Stati richiedono che gli allevamenti commerciali siano autorizzati, ma i requisiti per l’ottenimento della licenza sono molto variegati (le ispezioni sulle strutture d’allevamento da autorizzare sono previste in 12 Paesi) e solo 8 Stati hanno un database degli operatori autorizzati.
Sotto il profilo del benessere, 6 Paesi hanno introdotto misure per la socializzazione dei cuccioli mentre 15 contemplano la prevenzione della trasmissione di problemi genetici. La vendita di cani e gatti è consentita nei pet shop in 20 Paesi dell’Unione, una decina di questi non ha fissato un età minima legale; il taglio della coda è ancora consentito in 4 Stati Membri.

Le proposte– La EU Dog &Cat Alliance raccomanda una legislazione europea, uniforme e armonizzata, che preveda l’obbligo di:
-identificazione e registrazione anagrafica dei cani e  dei gatti e il collegamento dei database nazionali con quello centrale europeo
-autorizzazione/licenza all’allevamento di cani e gatti che preveda requisiti di detenzione e prevenzione delle malattie geneticamente trasmesse
E il divieto di:
– vendita di cani e gatti, nei negozi, nei mercati e alle fiere e manifestazioni e nelle strade; la vendita dovrebbe essere consentita solo nell’ambito degli allevamenti per consentire ai proprietari acquisrenti di verificare le condizioni dei pet
– amputazioni chirurgiche per motivi non sanitari
La EU Dog &Cat Alliance raccomanda inoltre l’adozione di controlli sul commercio di cani e gatti via internet e l’introduzione di requisiti specifici per il trasporto di cani e gatti nel contesto di una attività economica, partendo dal Regolamento 1/2005

Sulla regolamentazione delle attività commerciali che hanno oggetto cani e gatti la Commissione Europea ha avviato uno studio (Study on the welfare of dogs and cats involved in commercial practices) per raccogliere dati socio-economici del settore. Lo studio ha coinvolto allevatori (professionisti e amatoriali) e commercianti di 12 Paesi dell’Unione, Italia compresa, scelti in base alla consistenza della popolazione animale. L’iniziativa, durata un anno, si è conclusa a febbraio di quest’anno.
Se approntare o meno una legislazione europea in materia è una decisione che la Commissione Europea- come riferito a gennaio dal Commissario Andriukaitis al Parlamento UE- deve ancora prendere.

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A review of the legislation across EU countries- Full report    Summary

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