Avrebbe dovuto essere una bella giornata, quella di oggi, domenica 30 aprile, alla zona addestramento cani “Muffa”, che si estende sul territorio dei Comuni di San Giorgio su Legnano, Canegrate, Villa Cortese e Busto Garolfo. 

I cacciatori della zona, infatti, hanno organizzato nell’area una manifestazione dedicata all’immissione di starne: un’iniziativa che avrebbe dovuto essere un momento di festa, per divertirsi e per far divertire i cani, liberando allo stesso tempo sul territorio i volatili, che avrebbero così potuto nidificare e proliferare. Insomma niente spari, ma solo un momento di aggregazione, in una zona che i cacciatori cercano di preservare e mantenere pulita perchè possa essere rifugio ed area produttiva in un contesto sempre più soffocato dal cemento.

Ma sin dalle prime battute della giornata, qualcosa non è andato per il verso giusto: uno dei primi associati arrivati sul posto, infatti, poco dopo aver liberato il cane ha dovuto correre dal veterinario, perchè l’animale si è sentito male ed ha iniziato a perdere schiuma dalla bocca. Corsa che purtroppo si è rivelata inutile, dal momento che il cane è morto non appena arrivato nello studio medico. Verdetto: avvelenamento. Non ci si è resi conto subito, però, che la causa dell’avvelenamento fosse da ricercare proprio nella zona di addestramento, e la manifestazione, che nel frattempo era iniziata, è proseguita. Qualche ora dopo, un secondo cane ha manifestato gli stessi sintomi: altra corsa dal veterinario, e purtroppo altro decesso. Da lì inizia a farsi strada la consapevolezza che non può essere una coincidenza, e i partecipanti alla manifestazione – una cinquantina di persone – hanno iniziato a cercare nell’erba ed hanno scoperto i bocconi avvelenati

«Quando abbiamo trovato i bocconi avvelenati – ha spiegato Walter Bigarella, presidente della sezione tiratori e cacciatori di Canegrate -, abbiamo subito allertato le forze dell’ordine e sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Busto Garolfo, che hanno avvisato l’ATS. I due medici che sono arrivati da Castano Primo (che hanno portato uno dei due cani deceduti nella sede per l’ATS per tutte le verifiche del caso, e nei prossimi giorni comunicheranno i risultati delle loro analisi, ndr) hanno ipotizzato che si trattasse di un veleno molto forte, dato che i cani sono morti quasi subito».

Il presidente Bigarella ha già presentato un esposto ai Carabinieri, e nei prossimi giorni formalizzerà la denuncia per quanto accaduto 

«Se chi ha compiuto questo gesto l’ha fatto per odio o contrarietà verso la caccia o i cacciatori – è il commento di Stefano Colombo, presidente della sezione tiratori e cacciatori di San Giorgio su Legnano (che nelle ore scorse ha denunciato l’accaduto sui social), cui ha fatto eco anche il collega Bigarella –, allora costui è l’essere più meschino al mondo, essendo andato a colpire creature inconsapevoli e innocenti. Senza contare che l’aver disseminato sostanze venefiche potrebbe portare danno a tutti, persone o animali. Attenzione a chi passeggia con il proprio cane in quelle zone». 

(Leda Mocchetti)

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