Come se non bastassero gli innumerevoli episodi di razzismo delle ultime settimane che hanno visto protagonisti persino dei bambini, e come se non bastassero i quotidiani attacchi a chi salva vite in mare da parte di ministri (Salvini e Toninelli, in primis), adesso è la volta persino dei “cani razzisti”, probabilmente addestrati ad abbaiare – anzi ringhiare – solo ed esclusivamente alle persone di colore, e solo se povere. Accade ad Alassio, in Liguria, dove un cagnolino – che evidentemente non può provare sentimenti di “odio” di matrice razziale – si scaglia regolarmente contro quelli che la sua proprietaria chiama “negri”: “Li riconosce dall’odore, no non quelli ricchi solo quelli che hanno odore”. I poveri, insomma.

La storia ha avuto inizio alcuni giorni fa quando una signora ha raccontato quella che ha visto in un post su Facebook: “Un cagnolino che abbaiava contro un ragazzo di colore sulla spiaggia di Alassio, alcuni bagnanti che ridono e applaudono e lo incitano, io che non credo ai miei occhi e li invito a fermarsi. Loro sghignazzano e una signora mi offende pesantemente con i soliti riferimenti sessuali a me e ai migranti”. Il racconto su Facebook genera non poca solidarietà, ma soprattutto così tanti insulti che la donna è costretta non solo a rimuovere il post, ma persino a cancellare il suo account.

Ebbene, la proprietaria dell’animale è la titolare di un hotel che affaccia sulla spiaggia dove è avvenuto l’episodio: “Il mio cagnolino è un Jack Russell e si chiama Speed. Si, è vero che lui riconosce i negri dall’odore e gli ringhia, ma non ha mai azzannato nessuno. Proprio ieri – spiega la donna a Repubblica – è venuto un signore svizzero di colore, molto distinto e a lui Speed non ha mai abbaiato. Lo sa… dipende dall’odore. Razzista? Ma come fa un cane a essere razzista? E’ solo che quando vengono i marocchini a vendere Speed li riconosce subito e li manda via…”.

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