Mercoledì, 29 Luglio 2015 11:27

Immagine copy copy copy copy copy copy copyConvocata oggi a Lungo Tevere Ripa una riunione sulla comunicazione ai media sulla sicurezza agro-zootecnica. Le proposte dell’ANMVI.
L’incontro odierno al Ministero della Salute è finalizzato alla valutazione di strategie e proposte “per definire un’oggettiva e attendibile comunicazione del rischio da offrire in modo coordinato ai media sulla sicurezza agro-zootecnica”. Organizzato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, l’incontro vede la presenza del Capo Segreteria Tecnica del Ministro Lorenzin.
Al tavolo Anmvi, Fnovi e Sivemp, a cui sono stati chiesti elementi di analisi e di proposta sul tema.

Il Ministero della Salute è impegnato a contrastare la disinformazione nel settore della sicurezza agro-zootecnica. Dopo, l’iniziativa voluta dal Ministro Lorenzin contro i falsi miti in sanità, e nel pieno svolgimento dell’EXPO Universale di Milano, non sono mancate iniziative mediatiche che hanno contribuito ad ingenerare sfiducia nei telespettatori e a porre in cattiva luce le autorità competenti, in particolare i Servizi Veterinari. Audience, allarmismo e scandalismo alimentare hanno colpito anche le produzioni agro-alimentari e settori della veterinaria privata deputata all’assistenza clinica e al benessere degli animali di allevamento.
L’esigenza condivisa è quella di contrastare, in forma preventiva e quanto più possibile coordinata e tempestiva, shock mediatici che impennano l’audience ma danneggiano l’economia e la professionalità del comparto.

In vista dell’incontro, il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi e il Vicepresidente Bartolomeo Griglio con delega alla sanità pubblica, hanno avanzato alcune proposte.

“Nonostante sia dimostrabile che l’Italia è il Paese in Europa e nel Mondo che investe maggiormente nei controlli e che il livello di sicurezza alimentare sia tra i più elevati, i sondaggi svolti a livello europeo evidenziano un elevato livello di preoccupazione rispetto alla sicurezza degli alimenti e una scarsa fiducia nel sistema dei controlli”, si legge nel documento trasmesso dall’ANMVI al Ministero della Salute.
Quali sono dunque le possibili misure da adottare per ridurre il gap tra sicurezza percepita e sicurezza reale? Anmvi suggerisce tre strade:

a) predisposizione di linee di indirizzo, da inserire nel PNI, per le autorità/interlocutori preposti (tutti gli organi di controllo, ministero delle comunicazioni/autorità garante/ordine giornalisti, ecc.) che- fermo restando le libertà e i diritti d’informazione – forniscano indirizzi vincolanti per una corretta informazione nel settore della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, evitando comportamenti mediatici allarmistici in grado di avere impatti negativi sulla salute dei consumatori (paure, stress, ansie), per l’economia e i settori produttivi e per la stessa credibilità dell’informazione;

b) Valorizzazione delle attività svolte dai servizi veterinari del Ministero, delle Regioni e delle ASL, e miglioramento dell’immagine degli stessi in qualità di organi di controllo appartenenti al SSN e quindi in grado di fornire informazione per la salute, attraverso le più opportune modifiche/implementazioni del sito web salute.gov che attualmente non consente ai cittadini e agli utenti professionali (es. media/consumatori) di conoscere le attività specifiche dei veterinari, in particolar modo, le attività istituzionali e al servizio della sanità pubblica;

c) Raccordo con l’Ufficio Stampa del Ministero della Salute per segnalare allo stesso situazioni in cui la Veterinaria risulta ingiustamente attaccata, diffamata e le rappresentanze veterinarie richiedono un intervento ufficiale del Ministro o del Ministero.

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