Lunedì, 21 Settembre 2015 14:53

LIBRO DOTTOREIl Segretario Generale di UIL FPL scrive al Ministro Lorenzin e alle Regioni i motivi della mancata sottoscrizione del nuovo ACN.
L’ipotesi di Accordo Collettivo Nazionale (ACN) siglato il 30 luglio scorso non porta la firma dell’Area Medica e Veterinaria di UIL FPL. Con una lettera al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Sottosegretario Vito De Filippo e alle autorità regionali, il sindacato ha esposto le ragioni “di ordine generale e particolare” che hanno indotto i suoi rappresentanti nazionali a non sottoscrivere l’ipotesi di accordo per la medicina specialistica convenzionata. A parere dell’Area Medica e Veterinaria la SISAC ha prodotto un articolato “autoreferenziale”, troppo burocratico, che non riuscirà a soddisfare le necessità di salute.

L’atto di indirizzo elaborato dal Comitato di Settore per l’anno 2015 prevedeva la modifica della parte normativa dell’attuale ACN. Secondo il Segretario Generale Giovanni Torluccio, la SISAC ha interpretato questo atto di indirizzo in modo ” inappropriato e in contrasto con la Costituzione” che tutela la libertà di organizzazione sindacale, i diritti dell’uomo, i diritti delle minoranze e l’uguaglianza fra i cittadini.
Per Torluccio sarebbero “diverse le turbative in termini disuguaglianza e discriminazione, nonchè di disparità di trattamento tra figure di pari livello professionale e tra figure professionali di aree contrattuali diverse, ma operanti nel complesso del SSN”. Un esempio – secondo la nota sindacale- è l’abolizione delle Commissioni di disciplina paritetiche del personale convenzionato, “sostituite con l’Ufficio di disciplina aziendale proprio del personale dipendente di ruolo, con competenze diverse, ma che non è applicabile ad un rapporto convenzionale”.

Nei confronti del personale medico veterinario, la SISAC “ha assunto ingiustificatamente un atteggiamento e una interpretazione molto più rstrittivi rispetto al precendente ACN, non considerandone l’importanza ai fini dell’attività di vigilanza, ispezione sanitaria e profilassi. Le formulzioni contenute nella ipotesi di ACN hanno di fatto depotenziato tutte queste attività, che impatterebbero con estrema gravità in caso di emergenze sanitarie del tipo di quelle avvenute in anni recenti”.

La nota di Torluccio che parla di una decisione “sofferta”, ma “coerente” con gli indirizzi sindacali, conclude denunciando “una dilatazione di spesa” e “un ulteriore livello burocratico”, dovuto a come l’ACN ha articolato le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali)  le UCCP (Unità Complesse delle Cure Primarie) sottraendo risorse all’area sanitaria.

pdfLETTERA_DI_TORLUCCIO_A_LORENZIN.pdf309.7 KB

Nuovo ACN-Convenzionati, tempo indeterminato dopo 6 mesi di prova

Comunicato stampa SISAC

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