Giovedì, 22 Ottobre 2015 17:25

sanità dottori piediTrasparenza, accorpamenti, centralizzazione, revisione dei Lea e stretta sulle regioni sottoposte ai piani di rientro: la manovra finanziaria in sanità. Il Capo II della Legge di Stabilità tratta di “efficientamento della spesa sanitaria”, con l’obiettivo di  “conseguire miglioramenti nella produttività e nell’efficienza degli enti del Servizio sanitario nazionale, nel rispetto dell’equilibrio economico finanziario e nel rispetto della garanzia dei Livelli essenziali di assistenza”. Trasparenza, accorpamenti, centralizzazione, revisione dei Lea e stretta sulle regioni sottoposte ai piani di rientro: sono alcuni capisaldi della manovra finanziaria in sanità..

Trasparenza– Gli enti del Servizio sanitario nazionale, Regioni e Asl comprese, “assicurano la massima trasparenza dei dati di bilancio pubblicando integralmente sul proprio sito internet il bilancio d’esercizio entro sessanta giorni dalla data di relativa approvazione”. Se non provvedono scatta l’illecito disciplinare con responsabilità amministrativa del direttore generale e del responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione.

Aziende sanitarie uniche-
  Per conseguire risparmi di spesa e per una più efficace integrazione tra le attività di prevenzione, cura e riabilitazione e le attività di didattica e di ricerca, la Legge di Stabilità prevede “la collaborazione tra Servizio sanitario nazionale e università”. La sinergia” può realizzarsi anche mediante la costituzione di aziende sanitarie uniche, risultanti dall’incorporazione delle aziende ospedaliero-universitarie nelle aziende sanitarie locali, secondo modalità definite preventivamente con protocolli di intesa tra le regioni e le università interessate”.
La collaborazione, mediante accorpamento, non si applica alle regioni sottoposte a piani di rientro dal disavanzo sanitario, ma a quelle regioni e province autonome che, che nel biennio antecedente alla Legge di Stabilità “hanno riorganizzato il proprio servizio sanitario regionale, o ne hanno avviato la riorganizzazione, attraverso processi di accorpamento delle aziende sanitarie preesistenti”.

Centralizzazione degli acquisti– Per la la razionalizzazione della spesa mediante aggregazione degli acquisti di beni e servizi, gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti ad approvvigionarsi, relativamente alle categorie merceologiche del settore sanitario avvalendosi, in via esclusiva, delle centrali regionali di committenza di riferimento, ovvero della Consip S.p.A. Se le centrali di committenza non sono disponibili o non sono opertative, l’approvvigionamento avverrà presso  le centrali di committenza iscritte nell’elenco dei soggetti aggregatori, pena illecito disciplinare e  responsabilità per danno erariale.

Patto per la Salute– In attuazione del Patto per la salute 2014-2016, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, si provvederà- per decreto della presidenza del consiglio dei ministri-  all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza”, nel rispetto degli equilibri programmati della finanza pubblica (non si potranno superare gli 800 milioni di euro annui)

Commissione nazionale per i LEA- E’ istituita, presso il Ministero della salute, la “Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Ssn”, nominata e presieduta dal Ministro della salute e composta dal Direttore della Direzione generale della programmazione sanitaria e da quindici esperti qualificati e da altrettanti supplenti, di cui quattro designati dal Ministro della salute, uno dall’ISS, uno dall’Agenas, uno da AIFA, uno dal Ministero dell’economia e delle finanze e sette designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. La Commissione dovrà procedere alla valutazione dei LEA, del loro mantenimento, aggiornamento e inserimento.

Dipendenti pubblici non statali -Gli oneri per i rinnovi contrattuali per il triennio 2016-2018- nonché quelli derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti economici – sono a carico dei bilanci amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale. I predetti oneri non possono eccedere, a decorrere dal 2016, il 65 per cento della spesa sostenuta al 31 dicembre 2014 per la corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale.  Queste risorse potranno essere corrispostea titolo di anticipazione dei benefici contrattuali, “nelle more della definizione del nuovo assetto contrattuale delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento all’individuazione del numero e della composizione dei comparti di contrattazione e alle conseguenti implicazioni in termini di rappresentatività sindacale”. Tali disposizioni trovano applicazione anche per i convenzionati con il SSN.

111mln di euro- Il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, a cui concorre lo Stato, nel 2016, sarà di 111.000 milioni di euro. Basteranno? “Sono le risorse che abbiamo a disposizione per fare tante cose- ha dichiarato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “A tante condizioni. Perché il 2016 può essere un anno di svolta, un anno strategico per cambiare, in meglio, la sanità pubblica”.

Il testo della Legge di Stabilità -la cui ultima stesura circolante è stata diffusa dal Sole 24 Ore Sanità attende ancora il vaglio del Quirinale e deve essere trasmesso al Senato.

La Legge di Stabilità commentata dal Ministro Lorenzin

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