9 dic 2016 – 06:12

CATANIA – Sono migliaia ogni giorno gli annunci sul web di cani ritrovati, smarriti, abbandonati, maltrattati: la domanda è sempre la stessa… “Cosa devo fare adesso?”.

Abbiamo deciso, viste le vostre richieste di “aiuto”, di spiegarvi, passo dopo passo, grazie all’aiuto della Lega Nazionale per la difesa del cane, come comportarvi.

Se per strada, davanti al vostro portone di casa o mentre percorrete l’autostrada, vi ritrovate a fare i conti con un cucciolo, con gli occhi spenti e lo sguardo triste, dovete innanzitutto chiamare aiuto senza urlare e senza agitarvi per non impaurire ulteriormente l’animale. Allontanatelo dai pericoli, magari offrendogli del cibo e dell’acqua.

Controllate se il cane in questione dispone di un collare con una medaglietta, un nome, un numero di cellulare… qualsiasi cosa che possa ricondurlo a un padrone, guardate attentamente se dentro l’orecchio o la coscia c’è un piccolo “tatuaggio”.

Se state pensando di chiamare il canile più vicino che conoscete, sbagliate. Purtroppo, in questi casi, gli addetti possono intervenire solo se chiamati dall’autorità competente.

Il passo successivo è chiamare i Vigili Urbani o le guardie zoofile o, se l’animale è ferito, telefonare ai Servizi Veterinari delle Asl che devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono OBBLIGATI ad intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà.

In tanti ci hanno chiesto, raccontato, documentato che, spesso, chiamando i Vigili viene loro risposto “non siamo tenuti ad intervenire” (o anche parole più pesanti)… attenzione, cari lettori, i signori Vigili Urbani sono OBBLIGATI ad intervenire tempestivamente grazie al regolamento di Polizia Veterinaria (n. 320/1954) secondo il quale la Polizia Municipale (Vigili Urbani e Polizia Giudiziaria) sono tenuti a “tutelare l’integrità del pubblico demanio e del patrimonio comunale e la salvaguardia di un decoroso svolgimento della vita cittadina, garantendo la libertà dei singoli individui e contribuendo alla sicurezza dei cittadini”.

Dunque, anche le leggi riguardanti gli animali fanno parte delle regolamentazioni che la Polizia Urbana deve far rispettare. Pubblici ufficiali, ovvero impiegati, incaricati di un ufficio pubblico, i quali rifiutino di espletare i loro doveri, possono essere denunciati per “omissione o rifiuto di atti d’ufficio”.

Questo significa che se i Vigili Urbani in questione si rifiutano di intervenire a seguito di una vostra telefonata per il ritrovamento di un animale, non rispondendo entro 30 giorni dalla data di richiesta sono colpevoli di un reato. Automaticamente nascono i presupposti per le sanzioni penali previste dal Codice che prevedono “la reclusione sino a 2 anni o la multa sino a mille euro oltre a sanzioni disciplinari”.

Nello specifico, l’ART. 328 “Omissione o rifiuto di atti d’ufficio” prevede che “il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dai casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro 30 giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a 1.032 euro. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di 30 giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa (Cassazione penale, sezione VI, sentenza n. 27044)”.

In parole povere se trovate un animale e decidete di telefonare ai Vigili Urbani della vostra zona, registrate sempre la comunicazione; segnatevi il giorno e l’ora del rifiuto ad intervenire e con tali dati recatevi personalmente in qualsiasi ufficio di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia, Segreteria di Procura, etc.) per sporgere una regolare denuncia per mancato servizio pubblico o pubbica necessità. Vi consigliamo, infine, di non rivolgervi al personale della sezione di Polizia Giudiziaria a cui appartiene il Pubblico Ufficiale da denunciare, ma piuttosto a qualcuno di una sezione appartenente ad altra Forza dell’ordine. E, soprattutto, non dimenticatevi di rivolgervi direttamente alla Procura della vostra città o provincia.

Se qualora vi venisse risposto che, “al momento, non è disponibile alcuna pattuglia”, telefonate al Corpo Forestale dello Stato al 1515, attivo 24 ore su 24.

Non stupitevi, dunque, se troverete un’infinità di ostacoli… non desistete. L’animale ha il diritto di essere portato in una struttura con la quale il vostro Comune è convenzionato. Per legge, ogni Comune, deve essere convenzionato con un canile.

Attendete, infine, che il cane venga portato nel canile in questione appuntandovi il nominativo di colui a cui avete consegnato l’animale. E poi, magari, provate a trovargli una casa, magari la vostra. Ma se proprio non potete prendere il cucciolo, bhè, spargete la voce e cercate qualcuno pronto ad accoglierlo e a ricevere tanto amore. Che poi i cani sono così: danno tutto senza ricevere nulla in cambio e a voi, credetemi, resterà la soddisfazione di veder brillare nuovamente quegli occhi che, al suo ritrovamento, erano spenti e smarriti. 

E, infine, visto l’avvicinarsi delle feste, non regalate cuccioli a Natale per poi abbandonarli d’estate. 

Rossana Nicolosi

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