Se il cane del vicino abbaia e fa rumore quali sono le procedure per denunciare il fatto? Come tutelarsi ed essere risarciti? Ecco la guida.

Come prendere contromisure contro l’abbaio e il rumore del cane del vicino? Ci sono delle leggi a tutela dei condomini disturbati dagli schiamazzi degli animali dei dirimpettai?

La legge italiana prevede delle disposizioni per quanto riguarda il disturbo della quiete da parte dei cani e in generale di tutti gli animali domestici, vi sono però delle regole molto strette che stabiliscono quando la quiete può ritenersi turbata.

In questa guida cercheremo di dare informazioni utili sia per chi è vittima di incessanti latrati dei cani dei vicini, in tutte le ore del giorno e della notte, sia per chi è padrone di un animale domestico e vuole sapere come evitare di arrecare disturbo al proprio vicinato.

Abbaio e rumore cane: soglia di rumore tollerabile

La legge italiana non prevede un limite di decibel per quanto riguarda il latrato dei cani e i rumori degli animali domestici in generale.

Nemmeno sono stabiliti dei precisi orari in cui i rumori prodotti dagli animali domestici sono tollerati: tutto quello che si limita a specificare è che i latrati dei cani non possono mai infrangere la soglia della “normale tollerabilità” e si tratta di un limite che varia da caso a caso.

Dunque, per esempio, in campagna la soglia di normale tollerabilità sarà molto più bassa che in città, perché fuori dalle metropoli c’è solitamente meno rumore ambientale e dunque è molto più facile che un latrato risalti.

Stesso discorso vale per gli orari: a seconda di dove ci si trova ci saranno alcune fasce orarie che saranno considerate delicate, come ad esempio nei pressi di un ospedale.

Abbaio e rumore cane: come misurare soglia tollerabilità?

Per valutare la soglia di tollerabilità e la sua eventuale infrazione bisogna misurare il livello medio del rumore di fondo della zona.

Questo vuole dire vale a dire quel complesso di suoni di origine varia e non identificabile, continui e caratteristici della zona, sui quali si innestano, di volta in volta, rumori più intensi.

Il superamento della tollerabilità è stato calcolato in base a una serie di sentenze della Cassazione ed equivale a 3 decibel. Dunque qualunque suono perpetuato per diverso tempo che infranga di 3 decibel il normale valore del rumore di fondo della zona è da considerarsi sanzionabile.

Perché ciò abbia valore in sede giudiziaria è necessario che la rilevazione dell’infrazione del livello medio di tollerabilità sia effettuata attraverso una consulenza tecnica autorizzata d’ufficio.

Abbaio e rumore cane: azione civile, risarcimento o penale?

In caso di disturbo si può procedere contro il padrone del cane o dell’animale domestico per vie legali attraverso o un’azione civile o di risarcimento (per i danni biologici, morali, eccetera che sono stati arrecati).

Per quanto riguarda il procedimento penale le cose cambiano, infatti non si possono adire le vie legali con un’azione penale poiché affinché ciò avvenga è necessario che si presenti il reato di disturbo alla quiete pubblica, che prevede pene fino ai tre mesi di detenzione.

Dunque la responsabilità penale scatta solo nel momento in cui il rumore disturba la quiete pubblica, non privata (di un solo cittadino), e quindi a essere turbato nella propria quotidianità dovrà essere tutto il quartiere o comunque un numero elevato di soggetti.

Abbaio e rumore cane: contromisure e tutela

Secondo le nuove regole condominiali non si può impedire a un cane o un qualsiasi altro animale domestico di accedere al condominio: ne va della libertà degli individui.

Così come i collarini elettrici anti-abbaio non sono legittimi poiché considerati lesivi dei diritti dell’animale. Inoltre, perché sussistano le condizione per avviare un procedimento giudiziario, è necessario che il disturbo dell’animale sia perpetrato per lungo tempo.

Al cane non può essere impedito di abbaiare, è un suo diritto fondamentale, tuttavia come abbiamo visto sopra purché questo non disturbi eccessivamente la tranquillità del quartiere.

Abbaio e rumore cane: recedere locazione

Si può inoltre recedere dal contratto di locazione in caso il cane del vicino arrechi disturbo coi suoi latrati: questa è considerata buona causa per la rescissione del contratto prima della sua naturale scadenza.

Questo vale anche per tutti gli altri rumori, purché rispondano a questi parametri:

  • sopravvenuto;
  • imprevedibile;
  • proveniente da terzi;
  • di portata superiore alla normale tollerabilità, tale cioè da ingenerare condizioni di stress per il disturbo alla quiete e al riporto notturno.

Abbaio e rumore cane: modulo fac-simile querela

Infine riportiamo per completezza un modulo fac-simile nel quale potete trovare un esempio di la querela per rumori molesti e uno per la disdetta dal contratto di locazione per abbaio del cane.

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