Scicli – 32 cani che il Comune di Palermo aveva affidato all’associazione Aivac di Ragusa, sono stati sequestrati per volere del gip Nicola Aiello. I forestali hanno già notificato il provvedimento. L’associazione, secondo il gip, non avrebbe i titoli per l’affidamento degli animali. La questione aveva portato ad una lunga battaglia tra l’amministrazione comunale e le associazioni animaliste.

Nell’inchiesta aperta dalla Procura, risultano indagati per abuso d’ufficio il dirigente del comune di Palermo Gabriele Marchese, responsabile del settore sanità e diritti degli animali e Claudio Tedesco responsabile del canile municipale di via Tiro a Segno. Indagati anche Antonio Capizzi e Chiara Notaristefano, presidente e amministratore di fatto dell’associazione di volontariato Aivac.

Il contributo per ciascun esemplare sarebbe stato di 480 euro. Sempre secondo l’inchiesta aperta, l’Aivac non avrebbe il requisito indispensabile dell’iscrizione all’albo nazionale o regionale delle associazioni protezioniste o animaliste.

Si tratta di una vicenda abbastanza lunga: le associazioni animaliste, sin dal primo momento, avevano polemizzato contro il comune di Palermo in merito a questa scelta. I cani, però, furono trasferiti dal canile municipale di via Tiro a Segno a Ragusa. Le prime schermaglie erano iniziate il 19 gennaio scorso, quando Gabriele Marchese, dirigente del servizio Igiene pubblica del Comune, stila il bando per le adozioni incentivate. Il canile deve chiudere per ristrutturazione e bisogna trovare un alloggio per i cani. Il bando prevede l’erogazione di 480 euro per ogni animale adottato.

Si fa avanti l’Aivac e si scatena la reazione di alcune associazioni. Ora, il Gip ha disposto il sequestro eseguito dagli agenti del Corpo forestale. I cani tornano sotto la tutela dell’amministrazione di Palazzo delle Aquile.

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