Se avete in mente di adottare un cane, fatelo. Lo dico pensando che mancano meno di due mesi a Natale, periodo in cui oltre a comprare regali per gli altri si ha la tentazione di indulgere verso se stessi, per esempio realizzando un desiderio a lungo rimasto in sospeso.

Io ho desiderato un cane fin da quando ho memoria. I miei non hanno mai ceduto. Alla fine in casa arrivò un micio. Il primo di una lunga serie. Mio padre soffre di varie turbe mentali, la maggior parte delle quali mai diagnosticate. Ma di certo è affetto da sindrome ossessivo-compulsiva. Risultato: da niente gatti a troppi gatti.

Per cui, retrospettivamente, il fatto che il cagnino non sia mai arrivato è stata tutto sommato una fortuna.

Ma sto divagando.

Quasi tre anni fa ho adottato una meticcetta trovata su Internet. A un’età in cui (questo ovviamente l’ho scoperto dopo) ero ancora abbastanza giovane da sopravvivere ai suoi numerosi tentativi di uccidermi (ci ha provato trascinandomi giù dalle scale, da un tram e da un paio di treni) e abbastanza vecchia da potermene innamorare senza compromettere il mio senso critico.

Fino ad allora avevo creduto a tutta una serie di bufale che si sentono sui cani. Che sono iper-fedeli, che ti amano incondizionatamente e cose del genere.

Quindi, come dicevo all’inizio, se avete in mente di adottare un cane, fatelo (Nella gallery sopra, una serie di cuccioli meravigliosi, nel caso vi serva una «spinta» ulteriore). Però, fatelo «a occhi aperti», ovvero consapevoli che molte verità assolute che avete sentito sui cani NON sono vere.

Sotto la prima quindicina di miti che mi sento di sfatare.

Il cane ama il padrone incondizionatamente.
Non escludo che alcuni cani possano soffrire di una forma sui generis di sindrome di Stoccolma, ovvero provare affetto e attaccamento verso umani che li maltrattano. Non è il caso della mia cagnolina: più la vizio più diventa esigente.

I cani danno più amore di quello che ricevono.
Questa è la bufala più grande. I cani sono spugne, assorbono amore fino a quando ne sono talmente impregnati da non doverne rilasciare un po’.

Cani e padroni finiscono per assomigliarsi.
È vero ma solo nel senso che il cane prenderà il peggio di quello che sarete in grado di offrire. Nel mio caso, ha ereditato due tratti della mia personalità contrari e ugualmente disdicevoli: pigrizia estrema alla mattina e agitazione con punte di ansia per il resto della giornata.

I cani sono servili.
Non escluso che esistano anche quelli. Di certo la mia valuta attentamente se e quando fare quello che le «ordino» in base alla sua convenienza. Se dall’altra parte del mio «vieni qua» c’è un suo simile col quale vuole giocare, sceglie senza esitazioni la seconda opzione.

I cani sono fedeli.
L’ho lasciata per qualche giorno in compagnia del suo dogsitter preferito e, quando sono andata a riprenderla, non voleva tornare a casa.

Dopo i due, tre anni i cani diventano molto più calmi.
Fanno solo finta. I primi tempi mi capitava spesso di trovarla intenta a morsicchiare i cuscini. Ora non più. Ora trovo solo i buchi.  

Cani femmine e cani maschi vanno sempre d’accordo.
«Femmina?», «Maschio?». Ve lo sentirete chiedere quasi ogni volta che state per incrociate un altro quadrupede. La gente pensa che l’accoppiata femmina-maschio sia una garanzia contro la rissa. Sbagliatissimo. La mia odia o ama in modo del tutto imprevedibile a prescindere dal genere (e ci giurerei anche dall’orientamento sessuale).

I cani non fanno dispetti.
Lo dicono gli esperti, lo dicono i veterinari, lo dicono i dog trainer. Fate finta di credergli.

Il cane riconosce sempre il suo padrone.
La mia corre dietro a tutte le signore con i capelli lunghi e mossi indipendentemente da età, taglia, altezza. (E non è mentalmente ritardata se è quello che state pensando).

I cani capiscono tutto quello che dite.
Al parco succede di captare monologhi meravigliosi. Umani che si rivolgono alle loro controparti canine dicendo cose tipo: «Non lo devi fare, te l’ho detto già due giorni fa, ricordi?». Non aggiungo altro.

I cani riconoscono il tono di voce non le parole.
Quasi il contrario dell’affermazione precedente e parimenti errata. I cani sono creature utilitariste. Fa parte della loro strategia di sopravvivenza memorizzare certi termini, specie se molto promettenti (parco, palla) o molto rischiosi (veterinario).

I cani sono famelici.
È vero che ci sono cani perennemente affamati e forse sono anche la maggioranza. La mia, quando le metto la ciotola per terra, la guarda con sospetto per un paio di minuti, poi si alza, va ad annusare il muso del gatto per capire che cosa ha mangiato, quindi, controlla che cosa c’è nel suo piatto. Se ritiene che il micio abbia avuto un trattamento di favore, se ne va a letto senza cena.

Non esistono cani disobbedienti, solo cani non adeguatamente addestrati.
Questa l’hanno inventata i dog trainer per riuscire a farsi pagare 50 euro all’ora. Non cascateci.  

Quando il cane ti monta non lo fa per sesso.
Non posso dilungarmi troppo sul tema. Vi chiedo di credermi sulla parola.

I cani sono meglio degli esseri umani.
Sono solo diversamente stronzi o diversamente  adorabili. Dipende di chi e a seconda dei momenti.

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