L’avvelenamento da cioccolata nel cane è un evento abbastanza comune soprattutto in questo periodo dell’anno in cui le nostre case sono piene di leccornie a base di cacao.
La sostanza tossica contenuta nei semi di cacao è la teobromina ma la sua quantità nei comuni preparati alimentari è talmente ridotta da non costituire un pericolo per l’uomo.
Negli animali domestici invece il metabolismo della teobromina è molto più lento e questo ne fa una sostanza potenzialmente pericolosa.

Nel cane l’emivita della teobromina è di 17,5 ore e i segni clinici dell’intossicazione possono persistere per 72 ore. Sembra che circa 1,3 grammi di cacao per kg di peso corporeo sia in grado di provocare la comparsa di sintomi. Alcuni tipi di cioccolata  come quella al latte contengono quantità minori di teobromina e quindi danno sintomi a dosaggi maggiori.
I segni più evidenti e meno gravi sono nausea, vomito, diarrea fino ad arrivare ad aritmie, convulsioni e morte. 


Il trattamento medico che deve essere effettuato dal veterinario deve essere il più tempestivo possibile perché se le quantità di cacao ingerite sono rilevanti l’animale piò essere in pericolo di vita.
La prima pratica è l’induzione del vomito se sono passate meno di due ore dall’ingestione altrimenti il trattamento mira al controllo della sintomatologia comparsa attraverso reidratazione, farmaci anticonvulsivanti e antiaritmici.  
Nei casi dubbi e se si sospetta che il proprio animale possa aver ingerito cioccolata è sempre bene consultare il veterinario per capire se la dose potrebbe causare problemi.
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